Atalanta e Inter una contro l'altra: storie di incroci nerazzurri

Pubblicata il 14/01/2022
Atalanta e Inter una contro l'altra: storie di incroci nerazzurri
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Cammini diversi uniti dallo stesso colore di maglia. La storia di Inter e Atalanta, nonostante la vicinanza geografica, ha sempre vissuto su linee differenti, fino agli ultimi anni quando l’arrivo di Gasperini ha portato per la prima volta i bergamaschi nell’élite del calcio italiano. La Dea aveva avuto momenti felici anche ad inizio anni ’90, quando era spesso di casa in Europa, come nella stagione 1990-91. Agli ottavi il destino scelse di regalargli un derby italiano contro l’Inter di Giovanni Trapattoni, quella che nel 1989 aveva fatto segnare la stagione dei record. La resistenza degli uomini di Giorgi fu eccellente per oltre 150’: dopo lo 0-0 casalingo dell’andata, al ritorno fu l’uno-due Serena-Matthaus in tre minuti a regalare la qualificazione ai quarti di una Coppa Uefa poi vinta in una finale tutta italiana con la Roma. Quella dell’ultima giornata 2009 resterà invece la partita del tacco di Ibra. Con la squadra già campione d’Italia, Mou dichiara che l’obiettivo è far vincere la classifica capocannonieri allo svedese. Ibrahimovic la spunta in volata a modo suo, segnando il gol del clamoroso 4-3 con un mix di potenza e classe, finalizzando di tacco un’azione in stile caterpillar, che gli regala la prima volta il trono dei bomber della Serie A. Tornando agli ultimi anni, nel 2016 in tanti riconoscono in Atalanta-Napoli l’inizio dell’era Gasp, ma in pochi ricordano che a quel successo contro i partenopei ne seguì un altro altrettanto pesante contro l’Inter, ottenuto sul gong grazie a un rigore di Mauricio Pinilla, che fece capire come stavano cambiando gli orizzonti in quel di Bergamo. Sempre nella stessa stagione arrivò però il rovescio della medaglia, il pesante 7-1 inflitto dall’Inter di Stefano Pioli, subentrato a un catastrofico Frank De Boer, su un’Atalanta che già pensava da grande. Mattatori del match Maurito Icardi con una tripletta, imitato da Ever Banega, in quella che verrà ricordata come la sua miglior partita italiana. Quel pesante passivo non andò mai giù al tecnico piemontese, che da quel 2010, anno della breve e negativa esperienza alla Beneamata, non vive più gli scontri diretti con lo stesso sapore. Una piccola rivincita arrivò nel novembre 2018 contro Luciano Spalletti. Una partita senza storia, vinta 4-1 con Samir Handanovic nettamente il migliore in campo per i suoi, in uno scontro in cui si vide una delle migliori versioni di sempre dell’Atalanta in versione carrarmato, contro un Inter distrutta per tutti e 90 minuti dall’impeto degli avversari.