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Bentornato Eriksen: la carriera del danese riparte dal Brentford
Pubblicata il 01/02/2022
©Shutterstock/No use without permission
La parola "rinascita" è una delle più usate, soprattutto nel mondo del calcio, ma calza a pennello su Christian Eriksen. 233 giorni dopo il forte spavento durante il match tra la sua Danimarca e la Finlandia, il danese “torna” a essere un calciatore. L’ex Inter, dopo aver rescisso lo scorso dicembre il contratto con il club nerazzurro, riparte dalla Premier League, precisamente dal Brentford, formazione in lotta per la permanenza nella massima serie inglese. Lo farà dopo l’ok della FA che ha visionato scrupolosamente tutti gli esami clinici del giocatore, il primo del calcio britannico con un defibrillatore sottocutaneo. Lo farà con un tecnico che conosce bene, il connazionale Thomas Frank, ex allenatore del centrocampista nelle rappresentative giovanili della Danimarca, nel campionato che lo ha fatto diventare una stella a livello mondiale. Infatti Eriksen dopo i primi anni di carriera con l’Ajax si è consacrato durante l’esperienza con il Tottenham dove in sei stagioni e mezza ha raccolto oltre 300 presenze e un totale di 69 gol, portando gli Spurs fino alla finale di Champions League, la prima della storia del club, poi persa in finale contro il Liverpool. Finita l’esperienza londinese, era approdato in Italia nell’Inter di Antonio Conte. Un rapporto inizialmente complesso quello con il mister pugliese, sbocciato poi dopo il gol vittoria nel derby di Coppa Italia di un anno fa. Da quel momento in poi Conte lo ha schierato in maniera fissa da interno di centrocampo nel suo intoccabile 3-5-2 e da lì la squadra ha svoltato, arrivando a conquistare uno storico scudetto. In nerazzurro ha totalizzato un totale di 60 presenze e 8 gol, per quello che doveva essere un uomo cardine anche del gioco di Simone Inzaghi, da sempre suo grande estimatore. Il destino però ha voluto metterci lo zampino, trovando però l’opposizione di Eriksen, che a questo punto sogna il mondiale in Qatar per riprendersi anche con la propria nazionale ciò che gli è stato tolto.