Brendan Rodgers torna ad Anfield, l'ex Liverpool riabbraccia il "suo" stadio

Chissà se a Brendan Rodgers capita ogni tanto di svegliarsi nel pieno della notte e ripensare a quel maldestro scivolone del suo capitano Stevan Gerrard in un decisivo Liverpool-Chelsea, 36^ giornata della stagione 2013-14. Sembrava finalmente l’anno giusto per riportare il titolo nella città dei Beatles per la prima volta dal lontano 1990, invece un incredibile errore dell’uomo dei record della storia dei Reds, ad inizio ripresa permise a Demba Ba di siglare il momentaneo 1-0 che paralizzò Anfield. Da lì in avanti un assedio che trovò in Schwarzer, portiere di riserva dei Blues, una saracinesca insuperabile per un attacco da record – 101 gol in 38 partite di Premier – prima del definitivo 2-0 in pieno recupero del brasiliano Willian. Da quel momento in poi il destino non era più nelle mani degli uomini di Rodgers, ma in quelle del Manchester City di Manuel Pellegrini che vinse tutte le restanti partite portando a casa un insperato titolo.
Da quel momento iniziò la fase calante del tecnico nordirlandese che a causa di cessioni pesanti, Luis Suarez e Raheem Sterling su tutti, e acquisti non proprio azzeccatissimi, in primis Mario Balotelli chiamato a sostituire il “Pistolero” uruguagio, terminò nell’ottobre 2015 la sua esperienza al Liverpool aprendo di fatto la gloriosa epoca di Jurgen Klopp, che nella stagione 2019-20 riuscì a riportare la Premier ad Anfield, non prima di essersi assicurato la Champions League nella stagione precedente. Dopo un breve “esilio” al Celtic, per Rodgers arriva il ritorno in Premier con il Leicester, formazione portata per due anni consecutive a una sola partita da un accesso in Champions League, svanito sempre negli ultimi minuti, una peculiarità non troppo incoraggiante per il mister di Carnlough. Dal suo rientro in Inghilterra le strade con i Reds si sono incrociate sei volte, e dopo le prime tre sconfitte sono arrivate due vittorie consecutive nelle ultime uscite in Premier più un’uscita ai rigori in Coppa di Lega, con il pari di Minamino in pieno recupero. Nel match del suo Leicester contro il Liverpool sarà ancora tempo di entrare in quello stadio, forse fissando proprio il punto esatto dello sciagurato infortunio di Gerrard, provando, una volta sentito il fischio d’inizio, a mettersi tutto alle spalle dando un dispiacere al suo successore teutonico, che proprio contro il Leicester – al pari del Manchester City – ha perso più partite, quattro, da quando allena in Premier League.