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Capolavoro Pioli: è lui l’artefice della rinascita rossonera
Pubblicata il 23/05/2022
©Shutterstock/No use without permission
“Pioli is on fire” cantano i tifosi del Milan, un coro apprezzato dal mister che ringrazia ed esulta con il popolo rossonero festante per uno scudetto impensabile solo un paio di anni fa, proprio quando il tecnico emiliano rimpiazzò a stagione in corso l’esonerato Giampaolo. Un percorso iniziato con diverse difficoltà e che ha rischiato di interrompersi dopo appena due mesi a causa del pesante 5-0 subito a Bergamo contro l’Atalanta. Il coraggio di saper aspettare ha premiato Maldini e soci, e da quel momento in poi si è visto un altro Milan. L’arrivo nel gennaio 2020 di Simon Kjaer e soprattutto Zlatan Ibrahimovic ha aiutato molto il compito dell’allenatore che dal post-lockdown in poi ha messo il turbo senza mai fermarsi, facendo tornare sui propri passi una dirigenza che ormai aveva chiuso l’accordo con Ralf Rangnick. Un primo anno chiuso con il sesto posto, per poi centrare il secondo posto la stagione successiva, la prima a tempo pieno di Pioli. Una squadra riportata in Champions League, gettando le basi per il capolavoro ultimato ieri con il tris al Sassuolo. Il Milan torna sulla vetta del calcio italiano undici anni dopo il tricolore di Allegri e lo fa con una squadra giovane, futuribile, che forse deve ancora mostrare il proprio meglio. Una sinfonia di gruppo che ha visto diversi protagonisti alternarsi durante la stagione, con Maignan – solo nove reti subite nel girone di ritorno – e l’indemoniato Rafael Leao, su tutti, e con diversi momenti decisivi, due su tutti: la rimonta nella ripresa del derby di ritorno grazie alla doppietta di Olivier Giroud e il gol segnato nel recupero i contro la Lazio da Sandro Tonali, una rete arrivata in un momento complicato e fondamentale per dare il là ad un finale di stagione eccezionale culminato con il primo scudetto in carriera per Pioli, in una festa iniziata a pochi chilometri da casa sua e terminata nella notte milanese davanti alla propria gente che non dimenticherà il titolo più inaspettato della storia recente del club.