Champions amara per Ibrahimovic: lo svedese fuori dalla coppa senza il record

La carriera di Zlatan Ibrahimovic non si discute: è uno dei dieci attaccanti più prolifici della storia, ha vinto in tutti i campionati dove ha giocato (tranne in Inghilterra dov'è arrivata l'Europa League) e ancora oggi, a 40 anni compiuti, risulta ancora decisivo con il Milan, oltre a dare una spinta di carattere in più. Sicuramente, però, allo stesso svedese mancherà qualcosa al termine di questa carriera. La Champions League è un obiettivo a cui il centravanti rossonero non si è nemmeno avvicinato. Tante apparizioni nella coppa europea per eccellenza, ma nemmeno una finale disputata e una sola semifinale raggiunta con il Barcellona, eliminato poi dall'Inter, squadra da cui era arrivato meno di un anno prima. Proprio coi nerazzurri, in quel triennio passato a Milano, aveva condiviso la maledizione di una coppa che non arrivava da quelle parti dai tempi di Angelo Moratti, e che è giunta ad Appiano Gentile proprio nella stagione successiva al suo addio. Anche con la Juventus, il massimo traguardo raggiunto erano stati i quarti di finale, e così è stato con il Milan alla sua prima esperienza dal 2010 al 2012. Con l'eliminazione dei rossoneri ai gironi, poi, svanisce anche la possibilità di segnare il gol più anziano nella storia della Champions. Questo record, almeno per un po', resterà in mano a Francesco Totti, autore di una rete contro il CSKA Mosca a 38 anni e 59 giorni. Zlatan potrebbe riprovarci nella prossima stagione, anche se con l'età che avanza, la certezza di disputare la competizione anche nel 2022 si avrà solamente tra parecchi mesi.