Champions League, i pronostici dell'andata degli ottavi di finale

Negli occhi dei più anziani c'è la corsa a larghe falcate di Facchetti e il destro potente che mandò nel 1965 l'Inter a giocare la finale della Coppa dei Campioni. I più giovani ricordano il doppio match nella Champions del 2007-08, quando i Reds passarono in casa e fuori, riducendo al minimo il pathos della sfida. Non c'è altro da ricordare: per quanto si tratti di club ricchi di tradizione e gloria, Inter e Liverpool si sono incontrati solo quattro volte: la quinta andrà in scena mercoledì a San Siro, negli ottavi di andata della Champions. Esame durissimo per i nerazzurri, ma neanche la terribile banda di Klopp potrà giocarsela a cuor leggero. Lo testimoniano le valutazioni dei bookmaker, che danno, sì, gli inglesi favoriti, ma a quota non troppo bassa, 2,08. Il colpo di Inzaghi vale 3,42, la «X» viaggia a 3,60. Le distanze si dilatano un po' se si allarga il discorso alla qualificazione ai quarti: il Liverpool è nettamente avanti, a 1,25, l'Inter si gioca a 3,70.

La due giorni di Champions propone altre tre partite, a partire dalle due del martedì: Psg-Real Madrid e Sporting Lisbona-Manchester City. Il pronostico relativo al gala del Parco dei Principi pende dalla parte dei padroni di casa, il cui successo è dato a 2,00, contro il 3,56 del «2» blanco e il 3,70 del pareggio. Insomma, l'epocale batteria di campioni che può mettere in campo il club parigino vale più del blasone madridista. In ogni caso, considerando anche il ritorno al Bernabeu, le chance di qualificazione sono distribuite in maniera piuttosto equilibrata: in leggero vantaggio il Psg, a 1,73, il Real insegue a 2,03. La parola equilibrio è invece inutilizzabile nel caso di Sporting-City, che vede la squadra di Guardiola su un altro pianeta: il «2» scende così a livelli minimali, 1,30, rendendo fortemente improbabile ogni altro esito: la «X» balza a 5,45, il segno «1» portoghese si gioca ad altissima quota, 10,20. Infine, derby mitteleuropeo fra Salisburgo e Bayern Monaco, le cui sedi distano solo 150 chilometri. Il gap tecnico invece è molto ampio e genera quote lontane: il «2» bavarese è a un modesto 1,34, il pareggio vale 5,45, la vittoria austriaca sale a 8,25.