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Champions League, sarà Guardiola contro Simeone: due vincenti agli antipodi
Pubblicata il 05/04/2022
©Shutterstock/No use without permission
Pep Guardiola e Diego Simeone tornano a scontrarsi in Champions League per la prima volta dalla semifinale della stagione 2015-16, quando il Bayern Monaco del catalano, favorito per il titolo fu eliminato a sorpresa dall’Atletico Madrid, poi sconfitto in finale – per la seconda volta in tre anni – dai rivali del Real.
Lo faranno nell’inedita sfida tra Manchester City e Atletico Madrid, valevole questa volta per i quarti di finale, un confronto tra due formazioni e due allenatori vincenti, ma con un modo di interpretare il calcio totalmente agli antipodi. Sempre alla ricerca di innovazioni tattiche, spesso anche estreme, lo spagnolo, profeta del tiki-taka e di un “gegenpressing” di stampo Blaugrana, più “risultatista” invece il Cholo, amante di un calcio senza fronzoli, dove per vincere si può anche parcheggiare il bus davanti la porta senza vergogna alcuna.
Due filosofie di calcio opposte ma che dimostrano come in questo sport si possa arrivare alla vittoria, cosa che a entrambi riesce benissimo, senza snaturare il proprio credo. Il City, ancora in lotta per il Triple, sogna la prima Champions della storia dopo quella sfumata lo scorso anno in finale contro il Chelsea, l’unica sconfitta europea nelle ultime nove partite a eliminazione diretta, stesso obiettivo dell’Atletico, irriconoscibile per buona parte di stagione, ma che sembra aver svolta la stagione dopo il successo dell’Old Trafford contro l’altro club di Manchester, lo United, mettendo insieme sei vittorie consecutive in tutte le competizioni, striscia che i madrileni sognano di tenere aperta fino a Parigi, sede dell’ultimo atto della competizione, dove i “Colchoneros” sperano di vivere finalmente il loro sogno, spezzato e trasformato nel peggiore degli incubi dal Real Madrid, rivale storico numero uno condiviso anche da una bandiera “Culè” come Pep Guardiola.
Lo faranno nell’inedita sfida tra Manchester City e Atletico Madrid, valevole questa volta per i quarti di finale, un confronto tra due formazioni e due allenatori vincenti, ma con un modo di interpretare il calcio totalmente agli antipodi. Sempre alla ricerca di innovazioni tattiche, spesso anche estreme, lo spagnolo, profeta del tiki-taka e di un “gegenpressing” di stampo Blaugrana, più “risultatista” invece il Cholo, amante di un calcio senza fronzoli, dove per vincere si può anche parcheggiare il bus davanti la porta senza vergogna alcuna.
Due filosofie di calcio opposte ma che dimostrano come in questo sport si possa arrivare alla vittoria, cosa che a entrambi riesce benissimo, senza snaturare il proprio credo. Il City, ancora in lotta per il Triple, sogna la prima Champions della storia dopo quella sfumata lo scorso anno in finale contro il Chelsea, l’unica sconfitta europea nelle ultime nove partite a eliminazione diretta, stesso obiettivo dell’Atletico, irriconoscibile per buona parte di stagione, ma che sembra aver svolta la stagione dopo il successo dell’Old Trafford contro l’altro club di Manchester, lo United, mettendo insieme sei vittorie consecutive in tutte le competizioni, striscia che i madrileni sognano di tenere aperta fino a Parigi, sede dell’ultimo atto della competizione, dove i “Colchoneros” sperano di vivere finalmente il loro sogno, spezzato e trasformato nel peggiore degli incubi dal Real Madrid, rivale storico numero uno condiviso anche da una bandiera “Culè” come Pep Guardiola.