Compleanno De Bruyne: il fenomeno belga compie 31 anni sognando Qatar 2022

Pubblicata il 28/06/2022
Compleanno De Bruyne: il fenomeno belga compie 31 anni sognando Qatar 2022
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Chissà se Josè Mourinho ripenserà a quella chiacchierata con Kevin De Bruyne, accusato dallo Special One di aver raccolto numeri troppo bassi per essere un giocatore del Chelsea. Verità assoluta stando alla mera aritmetica, ma solamente perché il trequartista belga non godeva della considerazione del tecnico lusitano e le occasioni di vederlo in campo erano ridotte al lumicino. Lì è uscito fuori il carattere del campione, la voglia di non piangersi addosso e rimanere nel dimenticatoio di una big, ma di giocarsi le sue carte scendendo un gradino, accettando la corte del Wolfsburg, hanno cambiato la carriera di KDB. Due anni eccellenti, con tanto di MVP della Bundesliga nella seconda stagione, per un totale di 20 gol in 73 partite, numeri importanti ma freddi, che non spiegano fino in fondo l’immensa qualità del suo calcio, apprezzato da tifosi e avversari, in primis dal tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola che se lo ritroverà al momento del suo arrivo al Manchester City. Una fortuna per entrambi che insieme costruiranno una macchina pressoché perfetta, in cui il tecnico catalano è riuscito a esaltare le qualità di De Bruyne, vero factotum del centrocampo dei Citizens. Il nativo di Gand è il trait d’union tra diverse generazioni di centrocampisti, tra il classico box to box, tanto caro agli inglesi, e il vecchio trequartista di stampo più latino. Una versione 2.0 illuminate, una capacità innata di vedere spazi che nessun altro sogna e soprattutto la bravura di trovare sempre il proprio compagno in quei corridoi, con il destro o il sinistro non cambia. Il vero calciatore moderno, da anni forse uno dei migliori della sua generazione. Due volte calciatore dell’anno in Premier anche in quest’ultima stagione, 4 volte inserito nella squadra dell’anno della Champions, 84 gol e oltre 100 assist in 303 partite con il City, 12 titoli vinti con il club, ma tutti in Inghilterra. Proprio l’acuto europeo è ciò che è mancato anche a livello di nazionale. Il Belgio di cui è il leader da anni insieme ad Hazard e Lukaku ha stazionato per diverso tempo al numero uno del ranking per nazioni, mancando però sempre l’acuto nelle manifestazioni importanti. Il mondiale in Qatar il prossimo inverno, dove il Belgio parte tra i possibili protagonisti, potrebbe essere una delle ultime occasioni per rendere la carriera di un fenomeno troppo spesso celebrato meno del dovuto, assolutamente indimenticabile.