Conference League, la Fiorentina torna in Europa dopo oltre cinque anni: i viola puntano il secondo trofeo internazionale della propria storia

Pubblicata il 18/08/2022
Conference League, la Fiorentina torna in Europa dopo oltre cinque anni: i viola puntano il secondo trofeo internazionale della propria storia
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Tre finali nelle prime partecipazioni europee, con due sconfitte, una in Coppa Campioni per 2-0 contro il Real Madrid di Alfredo Di Stefano nel 1957, l’altra cinque anni dopo in Coppa delle Coppe con l’altra formazione madrilena, l’Atletico un netto 3-0 nel replay dopo l’1-1 della prima sfida, con in mezzo l’unico trionfo europeo della storia del club viola, nel 1960/61, ancora in Coppa delle Coppe con un doppio successo per 4-1 tra andata e ritorno contro i Rangers. Poi per la Fiorentina solamente un’altra finale europea, tutta all’italiana, persa contro la Juventus nella Coppa Uefa 1989/90, con sconfitta per 3-1 nel match di andata e 0-0 nel ritorno. Ora per la Fiorentina di Vincenzo Italiano è arrivato il tempo della riscossa, di una nuova qualificazione all’atto finale. Prima però c’è da qualificarsi alla fase a gironi della seconda Conference League della storia e per succedere nell’albo d’oro alla Roma di Josè Mourinho, bisognerà battere il Twente, avversario non agevole ma sulla carta inferiore a Jovic e compagni. Gli olandesi sono partiti alla grande tra coppa ed Eredivisie, ottenendo quattro successi in altrettanti match e cercheranno l’impresa partendo dalla gara di stasera al “Franchi”. Proprio nello stadio di casa, oltre cinque anni fa, il 23 febbraio 2017, la Fiorentina ha giocato l’ultima partita europea. Dopo il successo in Germania per 0-1 contro il Borussia Monchengladbach, firmato da Federico Bernardeschi, il 2-0 iniziale firmato Kalinic-Borja Valero sembrava aver messo le cose in discesa per la formazione di Paulo Sousa, che invece tra 44’ e 60’ subì addirittura quattro reti per il 2-4 finale che sancì una clamorosa eliminazione. Oggi invece servirà tutt’altra prestazione, migliore anche di quella vista all’esordio in Serie A contro la Cremonese, per centrare la vittoria numero 82 in Europa - a fronte di 49 pareggi e 40 sconfitte – e soprattutto per respingere l’assalto olandese e mettere le cose in chiaro già nei primi 90 minuti.