Dal gol di Petagna al Napoli al rinnovo fino al 2024: continua la favola atalantina di Gasp

Pubblicata il 01/12/2021
Dal gol di Petagna al Napoli al rinnovo fino al 2024: continua la favola atalantina di Gasp
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Nel calcio, come nella vita, è questione di attimi e cogliere quello giusto ti può salvare da un destino che sembra già scritto. Si potrebbe riassumere così l’inizio dell’avventura di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta nella stagione 2016-17, chiamato dalla famiglia Percassi alla guida di un progetto incentrato sui giovani del vivaio ma partito con una sola vittoria nelle prime cinque di campionato tanto da rendere traballante la panchina del nuovo tecnico. Non basta il successo esterno contro il fanalino di coda Crotone: per la dirigenza bergamasca l’esame finale è la sfida interna contro il Napoli di Sarri, seconda della classe. Lì arriva il classico ‘coup de theatre’ del Gasp, in un pomeriggio che diventerà una classica “sliding doors”. Al cospetto di una delle big del campionato, la scelta è di mettere dentro tutti i giovani più meritevoli con il presidente Percassi che alla lettura dell’undici titolare esclamò: “Mister lei è un matto, ha un coraggio da leone”. La scelta ripagò, Petagna decise il match e quel giorno iniziò la favola della Dea, quinta a fine campionato con tanto di qualificazione in Europa League. Fu l’inizio di un ciclo che ha portato la squadra a giocare per tre anni consecutivi la Champions League, arrivando a una manciata di minuti dal giocarsi una semifinale, da favorita, contro il Lipsia, esprimendo il calcio più bello d’Italia, tanto odiato da diversi tecnici che vedono come una tortura – dentistica secondo Guardiola - l’uomo contro uomo a tutto campo nerazzurro. La bravura di Gasperini non è stato solo avviare questo progetto, ma l’abilità nel rinnovare anno dopo anno giocatori e credenze tattiche. Il finale poteva essere solo uno, rinnovo del contratto fino al 2024, con opzione per la stagione successiva, per sfatare l’ultimo tabù: quella vittoria di un titolo sfiorato due volte in Coppa Italia con le sconfitte contro Lazio e Juventus.