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Da certezza a futuro uomo mercato, la parabola di Zaniolo
Pubblicata il 02/02/2022
©Shutterstock/No use without permission
Domanda secca: «Può garantire che Zaniolo il prossimo anno giocherà con la Roma?». Breve pausa e poi risposta concisa, ma esplosiva: «Non posso, né io né nessuno». Sono bastate queste parole del general manager giallorosso Tiago Pinto per scatenare un putiferio nel tifo romanista, che sulle cessioni eccellenti ha il nervo comprensibilmente scoperto. Nel reticolo dei social si sono riversati in un baleno migliaia di reazioni che hanno riempito il povero Pinto di contumelie, seppellendo i pochi interventi solidali con il dirigente portoghese. Nicolò Zaniolo, il gioiello, l'erede più credibile di Totti, speranza giallorossa ma anche azzurra, non è dunque un intoccabile. Notizia perfino banale: nel calcio moderno gli incedibili rappresentano una specie estinta. Impressiona, piuttosto, che Pinto abbia voluto evitare le classiche dichiarazioni di facciata, così comode e usuali in situazioni di questo tipo. Un atteggiamento che non è assurdo interpretare come una sostanziale apertura alla cessione.
Naturalmente, in vista del prossimo mercato estivo, non mancheranno alla Roma interlocutori interessati. La Juve ci pensa da tempo, il Bayern qualche tempo fa era disposto a fare follie (si dice da 80 milioni circa), la Premier offre le consuete, ricche sponde. Di sicuro, se si parla di plusvalenze, Zaniolo per la Roma (che lo acquisì a 4,5 milioni nell'ambito della cessione all'Inter di Nainggolan) rappresenta un grande affare. Attenzione, però: le quotazioni di mercato variano con il variare del rendimento e basta poco per gonfiare o sgonfiare il prezzo. Bisogna pur dire che lo Zaniolo post infortunio non sembra ancora aver recuperato tutto il suo potenziale. In più, ha preso a interpretare ogni gara come una lotta personale con tutta la difesa avversaria, talvolta riducendo al minimo il dialogo con i compagni. Il risultato è una stagione fin qui farraginosa, con pochi gol e poche grandi partite. Mourinho lo stimola, lo difende, ma qualche volta fa trasparire un filo di dispetto per l'individualismo del suo numero 22. Uno Zaniolo sereno di testa e ben inserito nel collettivo è comunque una risorsa fondamentale: sia come giocatore della Roma, che come remunerativo uomo-mercato.
Naturalmente, in vista del prossimo mercato estivo, non mancheranno alla Roma interlocutori interessati. La Juve ci pensa da tempo, il Bayern qualche tempo fa era disposto a fare follie (si dice da 80 milioni circa), la Premier offre le consuete, ricche sponde. Di sicuro, se si parla di plusvalenze, Zaniolo per la Roma (che lo acquisì a 4,5 milioni nell'ambito della cessione all'Inter di Nainggolan) rappresenta un grande affare. Attenzione, però: le quotazioni di mercato variano con il variare del rendimento e basta poco per gonfiare o sgonfiare il prezzo. Bisogna pur dire che lo Zaniolo post infortunio non sembra ancora aver recuperato tutto il suo potenziale. In più, ha preso a interpretare ogni gara come una lotta personale con tutta la difesa avversaria, talvolta riducendo al minimo il dialogo con i compagni. Il risultato è una stagione fin qui farraginosa, con pochi gol e poche grandi partite. Mourinho lo stimola, lo difende, ma qualche volta fa trasparire un filo di dispetto per l'individualismo del suo numero 22. Uno Zaniolo sereno di testa e ben inserito nel collettivo è comunque una risorsa fondamentale: sia come giocatore della Roma, che come remunerativo uomo-mercato.