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Da Chinaglia a Insigne passando per Giovinco: tutti gli italiani d'America
Pubblicata il 12/01/2022
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Da Giorgio Chinaglia a Lorenzo Insigne; dal primo boom del soccer Usa anni Settanta all'epoca moderna della Major League Soccer: la storia degli italiani nel calcio nordamericano è ormai lunga, anche se tutto sommato nel corso degli anni l'emigrazione oltreoceano dei nostri calciatori è stata sempre piuttosto contenuta. Il primo caso eclatante fu appunto quello di Chinaglia, che lasciò con grande scalpore la Lazio nel 1976 per volare nei New York Cosmos, che all'epoca assoldavano attempati fuoriclasse da tutto il mondo, basti pensare a Pelé e Beckenbauer. Giorgione fece mirabilie e assunse anche una dimensione dirigenziale, prima di varcare a ritroso l'oceano nel 1983 per diventare presidente della Lazio. In quel periodo, altri italiani si esibirono in America, ma per lo più furono brevi esperienze estive. Un po' più lunga fu invece la permanenza di Roberto Bettega, che giocò per un paio di stagioni con il Toronto Blizzard. La sua avventura finì nel 1984, anno in cui chiuse i battenti la Nasl, la lega che all'epoca organizzava il campionato nordamericano. Fra alterne vicende, il soccer si riorganizzò nel 1993, con la nascita della Mls, in vista dei mondiali Usa del 1994. Poco dopo, nel 1995, Walter Zenga decise di chiudere la carriera da quelle parti, firmando con i New England Revolution e giocando fino al 1999. Nel 1996 lo raggiunse negli Usa Roberto Donadoni, uno degli Invincibili del Milan, il quale restò per una sola stagione nei New York Metrostars prima di tornare in rossonero. In tempi più recenti è stata la volta di Bernardo Corradi (2012), Marco Di Vaio (2012-2014), Alessandro Nesta (2013-2014), Marco Donadel (2014-2018), tutti nel Montreal Impact e tutti più o meno alla fase discendente della carriera. Diversa invece è stata la scelta di Sebastian Giovinco, che scelse il Toronto Fc (la stessa squadra in cui giocherà Insigne) a 28 anni. Strapagato dal club, ha contraccambiato liberando in pieno il suo talento e giocando quattro grandi stagioni, fino al 2018. Meno esaltante la parabola di Andrea Pirlo, che è andato a insegnare calcio al New York City nel 2015. Preceduto da una fama mondiale, ma già trentaseienne, ha lanciato bagliori intermittenti, anche per alcuni guai fisici. Dal prossimo luglio toccherà a Insigne, legato al Toronto da un contratto con scadenza 2026. Ma il capitano del Napoli non è l'unico italiano che ha optato di recente per la Msl: c'è anche il ventiduenne difensore Gabriele Corbo, ceduto in prestito dal Bologna al Montreal Impact. Al contrario di Insigne, sarà a disposizione del suo club fin dall'inizio del campionato, fissato per il 26 febbraio.