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Da futura promessa a uomo simbolo del Milan: l'evoluzione di Sandro Tonali
Pubblicata il 09/05/2022
©Shutterstock/No use without permission
on succedeva da quasi 10 anni – 27 ottobre 2012 – che un giocatore del Milan segnasse nel giorno del proprio compleanno. A interrompere il digiuno ci ha pensato ieri Sandro Tonali, che in una manciata di minuti ne ha siglati addirittura due, permettendo ai rossoneri di rimontare il Verona e mettere un altro fondamentale tassello verso lo scudetto, a 180 minuti dalla fine del campionato. Eppure in estate il futuro del centrocampista ex Brescia sembrava in bilico dopo un 2020-21, primo anno a Milano, non all’altezza delle aspettative e delle cifre di riscatto richieste dal presidente Cellino, ben 25 milioni dopo i 10 pagati per il prestito. Grazie alla volontà di Tonali, voglioso di affermarsi con questa maglia, e ad un accordo chiuso a cifre più basse rispetto a quelle pattuite inizialmente, a luglio è diventato a tutti gli effetti un giocatore del club che tifa fin da bambino, cambiando notevolmente passo fin da subito. Lo ha notato anche Stefano Pioli, che ha parlato di un “ragazzo cambiato già dal secondo giorno di preparazione” capace di guadagnarsi la fiducia del tecnico dalle prime gare, diventando con il passare delle giornate un elemento insostituibile nell’undici del Diavolo. Sono 34 le partite disputate finora in campionato, per un totale di 43 in tutte le competizioni, con 5 gol – tutti in Serie A – dopo lo zero del primo anno in 37 uscite. Oltre le reti decisive di Verona e quella all’ultimo respiro nel finale del match dell’Olimpico contro la Lazio, che ha svoltato il finale di stagione rossonero, non sono solo i numeri a raccontare l’importanza del lodigiano. Tonali è diventato indispensabile nelle due fasi, sia in costruzione (circa l’85% di precisione nei passaggi) che rottura (oltre il 50% dei duelli vinti), mostrando nelle ultime giornate anche una certa inclinazione all’inserimento nell’area avversaria, caratteristica fondamentale per una squadra che nel girone di ritorno ha fatto sempre più fatica a trovare la zona gol e che ora vede a 4 punti quello che pochi mesi fa sembrava solamente un sogno.