Dal Milan alla Fiorentina, tutte le proprietà straniere che hanno conquistato il calcio italiano

Pubblicata il 01/06/2022
Dal Milan alla Fiorentina, tutte le proprietà straniere che hanno conquistato il calcio italiano
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Il calcio italiano di anno in anno è sempre più in mano a proprietà straniere, sempre in aumento. L’ultima arrivata è la RedBird che ha acquisito i freschi campioni d’Italia dell’Ac Milan. Il fondo Usa, di proprietà di Gerry Cardinale, si è assicurato il club rossonero grazie ad un'offerta da 1.2 miliardi, accettata da Elliott che, comunque, resterà in società come azionista di minoranza. Proseguirà quindi la sfida all’Inter che nel giugno 2016 è passata in mano all'attuale proprietà cinese: il Gruppo Suning, con Steven Zhang presidente. Un fenomeno che riguarda soprattutto il mondo a stelle e strisce, con la tendenza ad affidarsi a nuove forme di proprietà, caratterizzate da fondi e holding . Prima del cambio al comando del Milan ha fatto rumore quello dell’Atalanta con la famiglia Percassi che ha ceduto il 55% delle quote de La Dea Srl, la sub-holding che detiene circa l’86% del capitale sociale dell’Atalanta, a un gruppo di investitori capitanati da Stephen Pagliuca, Managing Partner e Co-owner dei Boston Celtics, oltre che Co-chairman di Bain Capital, uno dei principali fondi di investimento al mondo. Procede avanti spedita poi la Roma di Dan Friedkin, fresca vincitrice della Conference League con la scelta di Josè Mourinho alla guida della squadra che sta dando un sempre più ampio respiro internazionale. Non è andata, invece, bene l'operazione legata al Genoa, appena retrocesso in Serie B, dopo essere passato da Enrico Preziosi al fondo di investimenti americano 777 Partners. Proprietà americana anche per lo Spezia, acquisita dal 56enne Robert Platek che ha rilevato il 100% delle quote della società dalla Orlean Invest di Gabriele Volpi. Il presidente del club ligure, nel mondo del business da 30 anni, ha già altre due squadre di calcio di sua proprietà: il Sonderjyske in Danimarca e il Casa Pia in Portogallo. Come dimenticare la Fiorentina ceduta il 6 giugno 2019 dalla famiglia Della Valle all'italo-americano Rocco Commisso, numero uno della Mediacom Communications Corporation. Statunitense anche la proprietà del Bologna che nel 2014, è passato in mano ad un gruppo di investitori nord-americani, rappresentati dall'imprenditore canadese Joey Saputo e dall'avvocato newyorkese Joe Tacopina che ha poi cambiato società decidendo di acquisire la Spal, mentre il Venezia è stato comprato dalla VFC Newco 2020 LLC, gruppo di investitori americani con Duncan Niederauer attuale presidente. Ma non solo la Serie A sta passando quasi completamente in mani straniere anche diversi club di Serie B e Lega Pro iniziano ad attirare capitali dall’estero. Ne sono un esempio in Serie C l’Ancona-Matelica in mano ad una proprietà malese, la Pistoiese acquisita dall'imprenditore tedesco Stefan Lehmann; il Cesena passata al gruppo americano della JRL Investments o il Padova con la guida di Joseph Marie Oughourlian imprenditore e dirigente sportivo francese; la Triestina che nel 2016 viene acquistata da Mario Vittorio Biasin, imprenditore australiano di origini triestine e il Campobasso che nel 2019 è stato rilevato dal fondo Halley Holding, che fa capo al gruppo inglese guidato da Mario Gesue. In Serie B ormai "lontane" dall'Italia anche il Como, passato alla Sent Entertainment, società con sede a Londra di proprietà di Robert Budi Hartono, magnate indonesiano del tabacco, il Pisa con l'arrivo di Alexander Knaster che ha acquisito il 75% del club, e il Parma che nel settembre del 2020 è passato al Krause Group con a capo l'americano Kyle Krause. Ma sembra questo sia solo l’inizio…