Dall’Atalanta all’Atalanta, Pioli all’appuntamento con il proprio destino

22 dicembre 2019, il Milan di Stefano Pioli arrivato alla guida del Milan da poco più di due mesi perde per 5-0 a Bergamo contro l’Atalanta, scrivendo una delle pagine più nere della storia recente del club. Quasi un punto di non ritorno per una squadra posizionata addirittura nella parte destra della classifica, con la metà dei punti – 21 – rispetto a Inter e Juventus prime della classe. Circa due anni e mezzo dopo è tutto cambiato per il Milan, a quattro punti dal sogno scudetto, impensabile dopo quella debacle. E proprio uno scherzo del destino mette di fronte ai rossoneri proprio l’Atalanta, nell’ostacolo senza dubbio più duro tra il Diavolo e il ritorno al titolo undici anni dopo l’ultima volta. In un “San Siro” tutto esaurito, Ibra e compagni proveranno a superare lo scoglio nerazzurro, con la speranza che gli altri nerazzurri – i cugini dell’Inter – compiano un passo falso nella trasferta di Cagliari, per poter festeggiare il titolo già domenica sera (al Milan serve vincere e sperare in un Cagliari che fermi l’Inter almeno sul pareggio, oppure in un pari in casa con l’Atalanta e sconfitta degli uomini di Inzaghi in Sardegna). Bergamaschi nel destino del club rossonero anche nello scorso campionato: all’ultima giornata scontro decisivo per il ritorno in Champions League al Gewiss Stadium, con successo per 2-0 grazie alla doppietta dal dischetto di Franck Kessie, con l’ivoriano, che domenica disputerà l’ultima partita a San Siro della sua esperienza milanista, in cerca di un finale di autore per salutare i tifosi con il regalo più aspettato dopo un girone di ritorno non all’altezza del suo valore.

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