Davide Lanzafame, l'attaccante partito dall'Italia per diventare re d’Ungheria

Sentirsi paragonati addirittura a Cristiano Ronaldo e non riuscire poi a confermare del tutto le alte aspettative riposte sul tuo conto. È questo il caso di Davide Lanzafame, enfant prodige del settore giovanile bianconero con tanto di titolo di capocannoniere nel prestigioso Torneo di Viareggio, ma incapace poi di compiere il definitivo salto di qualità quando l’Italia calcistica aspettava la sua definitiva esplosione. Era l’estate 2008, e dopo una stagione stratosferica in Serie B con il Bari, uno dei maggiori quotidiani sportivi italiani titolava “Lanzafame può diventare il nuovo Cristiano Ronaldo”. Forse un fardello troppo grande da sopportare per un ragazzo reduce dalla prima esperienza tra i grandi, che ancora doveva esordire in massima serie. Da quel momento in poi tante ombre e poche luci; anche la Juve provò a dargli nuovamente fiducia, ma neanche quella volta andò bene. Iniziò quindi un lungo peregrinare per l’italia, con una piccola esperienza all’Honved, squadra storica ungherese, dove Lanzafame fa finalmente la differenza. Poteva sembrare una semplice parentesi, ma dopo altri anni di Serie B – neanche troppi buoni – capita l’occasione di tornare ancora all’Honved, dove il giocatore diventa un vero e proprio re. Quattro stagioni, tutte in doppia cifra, due titoli di capocannoniere, un titolo di MVP, due campionati vinti (uno al Ferencvaros) che gli regalano l’esordio in Champions League dove mette a segno due reti. Anche qui però finisce la magia, si vola in Turchia all’Adana Demirspor – attuale squadra di Balotelli – dove le cose non vanno bene, soli sei mesi e poi di nuovo in Italia al Vicenza. Metà stagione positiva con tanto di salvezza, prima di rescindere nel mese di gennaio per cercare nuovi stimoli, magari fuori dal Belpaese dove è riuscito a dimostrare che forse quel paragone non poteva essere poi così esagerato.