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Doppi ex e bestie nere: i grandi protagonisti di Napoli-Lazio

Pubblicata il 26/11/2021
Doppi ex e bestie nere: i grandi protagonisti di Napoli-Lazio
©Shutterstock/No use without permission
Tanta rivalità, molte sfide calde, ma anche storie condivise come quella di Bruno Giordano, attaccante trasteverino diventato grande alla Lazio, con cui ha siglato ben 108 gol in otto stagioni, ma trasformatosi in vincente a Napoli con il “double” scudetto e Coppa Italia nella stagione 1986-1987. Era uno dei tre protagonisti dello straordinario tridente MA-GI-CA (Maradona, Giordano, Careca) che deliziò il palato dei tifosi napoletani insieme al suo grande amico Pibe de Oro, che proprio alla Lazio segnò la sua prima tripletta in serie A con tre reti mancine di straordinaria fattura. Tifosi napoletani illusi e traditi, almeno stando alla parte più calda del tifo azzurro che così ha vissuto il passaggio del tecnico alla Juventus, dall’attuale allenatore della Lazio, Maurizio Sarri. Il toscano arrivato dall’Empoli tra lo scetticismo generale ha fatto innamorare una città che nonostante non abbia vinto nessun trofeo con lui in panchina, ha riscoperto il piacere per un calcio tra i più spettacolari del mondo, seguendo l’esempio di un mister sfrontato sempre a difesa della squadra contro “le forze del Nord”. La parola Sarrismo è finita anche sulla Treccani, ma a Napoli questo termine non è più amato dopo il più alto tradimento per un partenopeo, quello di accettare la corte della Juventus. A seguirlo nella doppia avventura Pepe Reina, scudiero sarrista a difesa della porta del suo condottiero. Un altro doppio ex della panchina è invece Edy Reja, l’artefice della rinascita del Napoli riportato tra i grandi dopo aver vissuto l’inferno della Serie C. Finita l’esperienza campana, dopo una breve parentesi croata, è stato Lotito a chiamare l’esperto mister per salvare la squadra dopo la negativa esperienza di Ballardini. Dopo aver centrato l’obiettivo con relativa tranquillità, arrivarono due piazzamenti in Europa per il tecnico goriziano richiamato poi per un’esperienza 2.0 nella stagione 2013-14. Non sono ex, ma capitani delle rispettive squadre i due grandi amici Ciro Immobile e Lorenzo Insigne. Il biancoceleste, campano di Torre Annunziata, non ha mai giocato per il Napoli e anzi, nelle ultime occasioni quando se lo trova davanti, da buon ex Toro, vede rosso. Infatti il recordman dei goleador laziali ha segnato nelle ultime sei uscite consecutive contro i partenopei, a -2 dal record di Bobo Vieri, arrivato a quota 8 contro il Cagliari. Non dovrà battere nessun record Insigne, ma anche per lui la Lazio è tra i bersagli preferiti. Il fantasista azzurro ha collezionato sette reti negli scontri diretti, arrivati tutti nelle ultime 10 sfide, arricchiti da due assist per una partecipazione totale di quasi un gol a partita. Numeri e personaggi di una sfida che, ancora una volta, si annuncia più infuocata che mai.
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