Fabio Cannavaro compie 49 anni, tutti i numeri della leggenda della Nazionale: dagli esordi a Napoli fino al trionfo di Germania
Nell’estate del 2006 era il padrone assoluto della nazionale italiana campione del Mondo in Germania. Oggi Fabio Cannavaro compie 49 anni e anche se quella notte a Berlino ne sono trascorsi sedici, quei ricordi rimangono indelebili, fissati nella memoria collettiva. Marcello Lippi di quella difesa azzurra dirà che non “lasciava passare neanche una nocciolina” e il merito per i soli due gol subiti dagli Azzurri nel Mondiale tedesco (autogol di Zaccardo e rigore di Zidane) è soprattutto suo. Tant’è che la giuria di “France Football” lo scelse come Pallone d’Oro, ultimo finora per un italiano per un difensore.
Cannavaro ha cominciato dalla sua Napoli. Ed è proprio lì che inizia la sua avventura nelle giovanili, esordendo in Serie A a vent’anni il 7 marzo 1993 contro la Juventus in una partita vinta 4-3 dai bianconeri. La stagione successiva, poi, prende il comando delle operazioni in difesa e con il Napoli gioca 29 partite, mettendo in mostra grande continuità, mentre l’8 gennaio 1995, contro il Milan, arriva anche la gioia della prima rete nel massimo campionato.
Nell’estate dello stesso anno il trasferimento a Parma, dove si inserisce in una squadra di fuoriclasse assoluti: Buffon, Thuram, Veron, Crespo, Chiesa e questi solo per citarne alcuni. Arriva anche la prima convocazione azzurra per l’esordio del 22 gennaio 1997 contro l’Irlanda del Nord, la prima delle successive 136. Con Alberto Malesani in panchina arrivano poi i primi trofei con i gialloblù: la doppietta Coppa Italia-Coppa UEFA nel 1999, poi la Supercoppa italiana la stagione successiva e ancora una Coppa Italia nel 2002. Con gli emiliani in tutto colleziona 289 presenze e 6 reti. Su di lui piomba l’Inter, ma con i nerazzurri il feeling non decolla e per Cannavaro arriva però la grande occasione per rifarsi con la maglia della Juventus, che punta su di lui per ricostruire la difesa del Parma con Lilian Thuram. L’allenatore della Juventus è Fabio Capello e in bianconero arrivano due scudetti, cancellati da Calciopoli, caso scoppiato mentre l’Italia è già in Germania per disputare i Mondiali. Il gruppo azzurro si compatta attorno alla figura del suo capitano e il riconoscimento del Pallone d’Oro è il coronamento di una competizione giocata alla perfezione per tutte e sette le gare.
Con la Juventus in B si arriva ai saluti, con la tentazione Real Madrid che ha la meglio sul fresco campione del Mondo. Anche qui Cannavaro è circondato da un’autentica corazzata con giocatori del calibro di Casillas, Sergio Ramos, Robinho, Raul, Robben e Higuain. Nella capitale spagnola Cannavaro raccoglie 118 presenze, vincendo per due anni consecutivi il campionato (2006/2007 e 2007/2008) e una Supercoppa di Spagna nel 2009, salvo poi decidere di ritornare alla Juventus a 36 anni. Qui trova però non incide come in precedenza, trovando un ambiente da ricostruire per poi decidere di terminare la carriera prima con Al-Ahli a Dubai e poi con gli indiani dei Bengal Tuskers.
In tutto, in oltre quindici anni di carriera, Cannavaro ha all’attivo 667 presenze, 18 reti per un totale di oltre 58mila minuti giocati. Numeri da leggenda, a cui si aggiungono trofei memorabili, per un difensore moderno, abile in tutti i fondamentali che ha lasciato il segno ovunque abbia giocato.