Fiorentina, un altro serbo per l'attacco: dopo Vlahovic scatta l'ora di Jovic
Una grande stagione, quella del "Rinascimento Viola", come è stato ribattezzato da molti tifosi e addetti ai lavori il primo anno di Vincenzo Italiano alla guida della Fiorentina, portata al settimo posto dopo diversi campionati grigi, dove si è vissuto anche l'incubo di una clamorosa retrocessione. Subito un inizio d'autore, con una prima parte di Serie A vissuta da protagonista grazie ai gol di Dusan Vlahovic, attaccante serbo autore di 17 gol in 22 partite prima di essere venduto alla Juventus. L'arrivo dei due sostituti Piatek e Cabral ha permesso sì alla Fiorentina di entrare ugualmente in Europa, ma con un apporto in termini di gol assolutamente minore da parte dei due nuovi centravanti. Per questo motivo, con il polacco non riscattato dall'Hertha Berlino, la dirigenza ha voluto puntare su un bomber di livello internazionale, in cerca di riscatto, ancora di nazionalità serba, Luka Jovic. Il giocatore arrivato dal Real Madrid vuole ritrovare quella vena realizzativa che lo aveva fatto apprezzare non ancora ventiduenne nell'Eintracht Francoforte. Per lui nelle prime due stagioni tedesche ben 36 gol totali, con un salto di qualità nella seconda, in cui i centri furono 27, 17 in Bundesliga e 10 in Europa League, competizione in cui arrivò l'eliminazione in semifinale dal Chelsea poi campione. Una stagione quella di Jovic che aveva fatto innamorare tutte le big d'Europa, con il Real bravo a sbaragliare la concorrenza per una cifra superiore ai 60 milioni di bonus. In Blancos però, si è vista la brutta copia dell'attaccante che aveva stupito il mondo, per un bottino di sole 3 reti in due stagioni e mezza, per un totale di 51 partite, quasi tutte da subentrato.
Ora l'occasione in viola per cercare addirittura di fare meglio del suo connazionale, con l'obiettivo dichiarato dei 30 gol, una cifra che ha già fatto impazzire il caldo pubblico di Firenze.