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George Weah: dal Pallone d’Oro alla carriera politica
Pubblicata il 02/12/2021
©Shutterstock/No use without permission
Dalla povertà, ai pasti sempre a base di riso, per passare ad una grande carriera calcistica per poi tornare nella sua Liberia e diventare presidente. Questo è il cammino di George Weah, straordinario attaccante liberiano, esploso nel calcio francese tra Monaco e PSG prima di ricevere la definitiva consacrazione in Italia nella Milano rossonera. Proprio nell’anno del suo approdo in Italia nel 1995 arrivò il Pallone d’Oro davanti a Jurgen Klinsmann, per quello che è attualmente il primo e unico premio vinto da un calciatore africano. In campo il suo stile di gioco faceva impazzire i tifosi rossoneri rapiti da quelle discese senza fiato – indimenticabile il coast to coast contro il Verona - unite ad una tecnica straordinaria. Forse in alcune situazioni mancava una sana dose di cinismo, ma Weah è stato un vero rebus per le difese avversarie degli anni ’90 che si sono trovate di fronte il prototipo dell’attaccante moderno. Terminata una travolgente carriera calcistica, tutte le attenzioni dell’ex Milan si sono rivolte alla politica e alla possibilità di migliorare la qualità della vita in Liberia. Già nel 2004, anno successivo al suo ritiro, annunciò la candidatura alle presidenziali del suo paese venendo però sconfitto l’anno successivo dal Premio Nobel per la pace Ellen Sirleaf. La sconfitta non mise fine all’ambizione di Weah che anzi, concentrò sugli studi prendendo il diploma nel 2006 conseguendo poi nel 2011 un master in pubblica amministrazione e uno in business management in Florida. Finalmente era arrivato il suo momento e nel dicembre 2017 vinse le elezioni diventando nel gennaio successivo il presidente della Liberia, l’ennesimo sogno realizzato di un uomo che non è mai cambiato arrivando al successo grazie alla passione e al duro lavoro.