Gerard Piquè dice addio al calcio: per il difensore una carriera da oltre 30 titoli
Gerard Piquè, un monumento del Barcellona con 30 trofei in bacheca, ha detto basta con il calcio giocato. Il difensore classe ’87 ha annunciato, a sorpresa, il ritiro nel corso della scorsa settimana per poi giocare contro l’Almeria sabato scorso l’ultimo match al Camp Nou. Per lui il tributo dei suoi compagni, scesi tutti in campo con la maglia numero 3 e quello del pubblico, che ha saluto una bandiera diventata un simbolo Culè e del sentimento catalano. Come lui stesso ha ammesso nel messaggio d’addio, Piqué è sempre stato un tifoso del Barcellona. Proprio nel club catalano ha mosso i suoi primi passi entrando a dieci anni nella straordinaria cantera della Masia, diventando un punto fisso di una delle squadre giovanili probabilmente più forti di sempre visto che la famosa classe ’87 di cui faceva parte comprendeva anche Cesc Fabregas e un certo Lionel Messi. Il primo contratto da professionista, però, glielo ha offerto il Manchester United. Piqué fece le valigie nel lontano 2004 ed esordì contro il Crewe Alexandra in una partita di Carling Cup, disputando il suo primo match da titolare solo nel marzo 2006 contro il West Ham. Dopo un prestito al Saragozza nel 2006/07, tornò a indossare la maglia dei Red Devils, con cui nel 2008 conquistò Supercoppa, Premier League e Champions League prima di rientrare a Barcellona, dove è entrato definitivamente nella leggenda anche grazie a Pep Guardiola che lo ha reso uno dei centrali più importanti e completi del mondo arrivando a vincere con la maglia del Barça ben 30 titoli tra cui tre Champions (2009, 2011 e 2015), otto campionati, sette Coppe del Re, tre Mondiali per club, sei Supercoppe spagnole, tre Supercoppe europee. Tanta gloria non solo con la maglia blaugrana, ma anche la nazionale spagnola. Piquè è stato una delle colonne del ciclo spagnolo culminato con la vittoria della Coppa del Mondo del 2010. Per lui anche un titolo di campione d’Europa nel 2012, nella finale stravinta contro l’Italia per 4-0.