Italia ai playoff mondiali: spauracchio Svezia, ma non solo

Nessuno voleva ritornare alla situazione di quattro anni fa, soprattutto alla luce di uno strepitoso europeo vinto brillando solamente quattro mesi fa. Eppure l’Italia ci ricasca e a causa dei due pareggi ottenuti nei due incontri contro Svizzera e Irlanda del Nord sarà costretta ancora ai playoff. Dopo il fischio finale di Belfast la mente dei tifosi è immediatamente volata indietro alla doppia sfida con la Svezia del 2017 quando l’Italia allenata da Gianpiero Ventura fallì la qualificazione mondiale. Arrivati secondi nel girone dietro alla Spagna, la nazionale azzurra fu costretta a giocarsi l’accesso a Russia 2018 tramite un doppio confronto. Nonostante i favori del pronostico, la squadra, in grande confusione tattica e psicologica, subì una sconfitta di misura nell’andata scandinava con il tiro di Johansson deviato da Darmian a decidere i primi 90 minuti. Nel ritorno di San Siro, gli azzurri provarono l’assalto, sfiorando più volte la rete del vantaggio ma il fortino gialloblù seppe resistere fino alla fine per una clamorosa e sanguinosa eliminazione. Quello contro gli svedesi non è l’unico precedente nei playoff mondiali. La prima volta è datata 1997 con Cesare Maldini in panchina. Si giocava per un posto ai mondiali di Francia ’98 e l’avversaria di turno fu la Russia. All’andata, sotto la neve di Mosca, Vieri portò avanti gli Italia ma quattro minuti dopo fu l’autogol di Fabio Cannavaro a sancire il definitivo 1-1 nella notte che sarà ricordata anche per l’esordio di Gianluigi Buffon. Il ritorno si giocò a Napoli, fu una partita lottata, sofferta e decisa nella ripresa da Gianluigi Casiraghi, attaccante scelto dal commissario tecnico per prendere proprio il posto del goleador dell’andata Bobo Vieri. La ferita è fresca, c’è tempo per curarla fino a marzo 2022 con la speranza che gli azzurri non siano la copia sbiadata visto nel finale di 2021, ma quella dominante capace di dettare leggere in estate.