Juan Manuel Iturbe: il flop giallorosso che fece litigare la Juventus e Antonio Conte

Pubblicata il 16/03/2022
Juan Manuel Iturbe: il flop giallorosso che fece litigare la Juventus e Antonio Conte
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Secondo le ricostruzioni dei fatti, se Antonio Conte lasciò la panchina della Juventus in pieno ritiro nell’estate 2014, la colpa fu anche di Juan Manuel Iturbe. Il talento sudamericano, reduce da una stagione sensazionale al Verona fatta di 8 gol e tante giocate da talento assoluto, aveva colpito la dirigenza bianconera e soprattutto il tecnico pugliese, che lo avrebbe visto volentieri nel suo scacchiere tattico. Quando ormai sembrava fatta per l’arrivo a Torino dell’ex Porto, un blitz improvviso della Roma portò il giocatore a scegliere il giallorosso. Una delle tante sliding doors del calciomercato che spinse Conte a rassegnare le dimissioni e il club capitolino invece a rimpiangere un’operazione di mercato tanto onerosa quanto disastrosa. Saranno solo due i gol di Iturbe nella prima stagione – proprio alla Juventus e uno decisivo nel derby – cinque totali in sessantotto partite, in quello che fu soltanto l’inizio di una parabola discendente inspiegabile per un ragazzo che appena ventenne aveva conquistato la Serie A. Dopo la bocciatura della Roma e del Bournemouth, dove visse sei mesi in prestito con solo due spezzoni in Premier, provò nel gennaio 2017 a giocarsi l’ultima chance al Torino, anche in questo caso persa, con un solo timbro in sedici uscite. Dopo l’ennesimo flop nessuno se la sentì di puntare seriamente su un giocatore in passato addirittura al centro di una lotta tra Paraguay e Argentina, nazionali che lo utilizzarono in epoca delle giovanili, con l’Albirroja poi a spuntarla per un posto tra i grandi. Le ultime stagioni l’hanno visto tentare la carta Messico per un possibile rilancio, con prestazioni sempre tra luci e ombre, ma bastate per riportarlo in Europa, a difendere i colori dell’Aris Salonicco, quarta in classifica. Nella buonissima stagione dei greci in campionato, non spiccano però le prestazioni del “Messi Guaranì” a segno solo una volta in campionato e ancora lontano parente del funambolo che fece impazzire Verona e litigare Antonio Conte con la sua Juve.