Juventus, Barcellona, Manchester United e le altre: le big d’Europa sono in crisi

Non è facile essere una big in questa stagione 2021-22. Sono ben cinque le squadre in crisi, una per ogni campionato, che già a dicembre sembrano dover ridimensionare le proprie ambizioni iniziali. Partendo dall’Italia fanno rumore le cinque sconfitte, di cui ben tre casalinghe, della Juventus. Il ritorno di Allegri lasciava ipotizzare un campionato da protagonista per i bianconeri ma l’addio di Ronaldo al fotofinish più la sopravvalutazione, ormai da qualche anno, della rosa hanno fatto precipitare i bianconeri al sesto posto, a 14 punti dalla vetta occupata dal Napoli. Migliore il cammino in Champions, dove nonostante la batosta rimediata a Stamford Bridge, la qualificazione è arrivata con due turni di anticipo. Anche il Manchester United ha avuto un cammino europeo positivo, con tanto di primo posto matematico nel girone F, ma l’ottavo posto in Premier League è costato la panchina a Ole Gunnar Solskjaer. Nonostante la faraonica campagna acquisti estivi, che ha portato l’arrivo di Sancho, Varane e Cristiano Ronaldo, i Red Devils hanno rimediato figuracce in tutto il paese, con il 4-1 subito a Londra con il Watford decisivo per l’esonero del tecnico norvegese. Toccherà al “Professore” Rangnick risollevare le sorti di una squadra ormai da anni relegata al ruolo di comprimaria. L’addio di Lionel Messi in estate, invece, lasciava intuire la possibilità di una stagione di assestamento per il Barcellona, ma forse neanche il più pessimista dei tifosi avrebbe pensato di pagare così caro l’addio dell’argentino. Koeman, mal sopportato dalla dirigenza, è durata poco più di dieci partite, sostituito da un grande ex come Xavi, chiamato a risollevare le sorti di una squadra lontana dalla vetta in Liga e vicina all’eliminazione europea, ulteriormente penalizzata dalle continue beghe societarie. Non se la passano meglio Lipsia e Lille. I tedeschi, a metà classifica e fuori dalla Champions, pagano profumatamente l’addio di Nagelsmann, approdato ai rivali del Bayern Monaco, oltre all’ennesima rivoluzione estiva pagata a caro prezzo soprattutto nel reparto arretrato dove sono stati ceduti, a peso d’oro, Upamecano e Konatè. Va ancora peggio al Lille, campione francese in carica, orfana del mister campione Galtier e molto più vicina all’ultimo posto, distante sei punti che alla zona Champions, lontana 8 lunghezze.