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La Juventus è tornata, la rinascita bianconera passa da Allegri
Pubblicata il 24/01/2022
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Forse non il Milan-Juventus che i tifosi bianconeri sognavano, però il pari ottenuto contro la banda di Pioli tiene Chiellini e compagni in piena lotta per la zona Champions con già tre scontri diretti – contro Napoli, Roma e Milan – disputati nelle prime quattro partite del girone di ritorno, senza subire sconfitte. Il mese di gennaio, concluso da imbattuta, ha restituito una Juventus "old style"; Allegri ha lavorato su una fase difensiva in crescita esponenziale, dove anche giocatori come De Sciglio e Rugani, ai margini lo scorso anno, stanno regalando un rendimento più che sufficiente, con il centrale toscano addirittura tra i migliori contro i rossoneri e in gol in Coppa Italia. Dopo aver subito 10 gol nelle prime sei uscite in campionato, il tecnico livornese ha messo il lucchetto alla sua retroguardia con 11 reti subite nelle successive 17 partite, addirittura 6 nelle ultime 12, con la metà del bottino subito solo nel match contro la Roma. Proprio la clamorosa rimonta contro i giallorossi è l’unica vittoria pesante del 2022, match nel quale Allegri ha potuto gioire di un attacco che non segnava almeno tre volte in Serie A addirittura dal 26 settembre contro la Sampdoria. Proprio il reparto offensivo è il cruccio più grande del tecnico toscano, che sì ha tolto qualcosa al gioco offensivo preferendo la compattezza – e il match di San Siro ne è la chiave lampante – ma è impossibile ottenere di più quando il solo Dybala sembra aver un livello di prestazione da top, nonostante qualche passaggio a vuoto nei big-match. Con l’assenza poi per tutta la stagione di Chiesa, unica variabile offensiva fuori dagli schemi, all’undicesimo attacco della categoria serve almeno un’aggiunta che potrebbe arrivare negli ultimi giorni di mercato e che tutti i tifosi della Vecchia Signora sperano risponda al nome di Dusan Vlahovic.