Juventus-Napoli: storia di una rivalità in cinque precedenti

Pubblicata il 05/01/2022
Juventus-Napoli: storia di una rivalità in cinque precedenti
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Quelle tra Juventus e Napoli non sono mai state sfide soprattutto dal punto di vista emozionale. Una rivalità cresciuta nel corso del tempo, che ha conosciuto il suo primo picco nelle sfide tra Michel Platini e Diego Armando Maradona. In quegli anni era la Juve a dominare, ma i partenopei stavano iniziando a far capolino nelle zone nobili della classifica, come testimonia il 3 novembre 1985, il giorno della magica punizione a due del Pibe de Oro, capace di creare da dentro l’area una parabola impossibile per ogni essere umano. Quella stagione si concluse sempre con lo scudetto bianconero che anticipò però il primo tricolore campano l’anno successivo. Dopo anni difficili, con anche uno scontro in Serie B nel 2006/07, stagione terminata con la promozione di entrambi i club, nell’ultimo decennio la sfida tra la due è tornata ad avere il sapore dello scudetto, a partire dal 2011/12. La Juventus, dopo due deludenti settimi posti, si affida ad Antonio Conte che a fine stagione vincerà lo scudetto da imbattuto. Uno spartiacque decisivo per la stagione fu il 3-3 del San Paolo, quando i bianconeri riuscirono a recuperare un match che li vide due volte sotto di due gol. Alle reti iniziali di Hamsik e Pandev nel primo tempo, ad inizio ripresa rispose Matri, con ancora il macedone a siglare il 3-1 al 68’. La prima rete italiana di Estigarribia e il piattone vincente di Pepe regalarono un pareggio insperato che fece capire da subito che la musica a Torino era cambiata. Si passa poi al 2015-16 stagione in cui la Juve parte malissimo, con il Napoli subito pronto a prendere la vetta della classifica, arrivando avanti di due punti allo scontro diretto del 13 febbraio. In una partita bloccata, con le due squadre più preoccupate a non prenderle, fu l’acuto di Simone Zaza all’88’ a regalare ai bianconeri un primato poi mantenuto fino alla fine. In estate per i napoletani, dopo il verdetto del campo arrivò un altro dolore, l’addio di Gonzalo Higuain, approdato proprio a Torino. Nonostante le parole dolci spese nei confronti dei suoi ex tifosi, il Pipita era il nuovo nemico numero uno dei partenopei, che dovettero assistere al gol della vittoria del nove argentino – il 29 ottobre 2016 - in uno Juventus-Napoli finito 2-1. Una piccola vendetta parziale il Napoli se la prese il 22 aprile 2018, quando a cinque giornate dalla fine le due squadre erano ancora una volta in lotta per il titolo. La Juventus allo Stadium doveva difendere quattro punti di vantaggio sui diretti inseguitori e Allegri impostò la partita per il pareggio, a rovinare però i suoi ci pensò nei minuti di recupero Kalidou Koulibaly con un imperioso stacco di testa che portò la truppa di Sarri a -1. A Napoli scoppiò la festa in piazza, il calendario più agevole dei campani e una Juve in calo sembrava poter essere il preludio per lo scudetto, ma la giornata successiva, dopo il successo in extremis della Juve a Milano, Insigne e compagni caddero per 3-0 a Firenze vedendo sfumare ancora ad un passo dalla fine i sogni di gloria.