Mancini prosegue con la linea verde: è Gnonto l'ultima scommessa del ct azzurro

Pubblicata il 07/06/2022
Mancini prosegue con la linea verde: è Gnonto l'ultima scommessa del ct azzurro
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Degnand Wilfried Gnonto, classe 2003 e autore dell’assist per il gol del momentaneo vantaggio di Pellegrini contro la Germania, è l’uomo nuovo della Nazionale azzurra di Roberto Mancini. Il giovane attaccante, scuola Inter, è stato prima convocato a sorpresa dal ct che lo ha poi schierato in campo al posto di Politano nella sfida di Nations League con i tedeschi. Un impatto da favola quello dell’estero in forza allo Zurigo, che ha destato l’interesse di tanti club italiani, ma in tanti si chiedono chi è Willy Gnonto. Nato a Verbania, precisamente a Baveno il 5 novembre 2003 da genitori ivoriani, Wilfried è l’esempio perfetto di calciatore cresciuto dalla strada, partito dal campetto sotto casa. Cresciuto nell'Inter, a otto anni viene notato dalla società nerazzurra durante gli allenamenti con una scuola calcio in provincia di Novara e gli viene chiesto di svolgere un provino a Milano.
Alto 1,70 m e dotato di agilità e tecnica sopra la media, nel 2019 dopo la trafila in nerazzurro riceve la prima offerta da professionista a 16 anni ancora da compiere, ma Gnonto non sentendosi ancora pronto per compiere il grande passo rifiuta. Nella stagione 2020-21 decide di dare una sterzata alla carriera trasferendosi in Svizzera, dove inizia l’avventura nello Zurigo, club nel quale a sorpresa vince anche il campionato. Nonostante la giovane età, Gnonto contribuisce da protagonista alla vittoria finale con 10 gol e 3 assist tra tutte le competizioni, entrando subito nel cuore dei tifosi dello Zurigo che lo soprannominano “Superjolly” e gli dedicano una canzone dal titolo “Willy Gnonto song”, esaltandone le caratteristiche principali: l’essere italiano, il saper dribblare e l’andare a segno con continuità.
Per quanto riguarda il suo percorso in azzurro, parte dal Mondiale U17 dove è uno dei migliori, per diventare un punto di riferimento e capitano dell’Italia U19, dove ha collezionato 5 gol in 10 presenze. Ora la Nazionale maggiore, dove dopo un esordio da favola non vuole diventare una semplice meteora ma un punto fisso della squadra del futuro.