Dal premio come miglior giocatore della Champions alle serate in discoteca: la nuova vita di Mendieta

Pubblicata il 12/11/2021
Dal premio come miglior giocatore della Champions alle serate in discoteca: la nuova vita di Mendieta
©Shutterstock/No use without permission
Il premio come miglior giocatore della Champions ha rappresentato l’apice, l’esperienza alla Lazio forse il punto più basso: la carriera di Gaizka Mendieta, considerato all’inizio degli anni ’90 uno dei più forti centrocampisti nella storia del calcio, può essere condensata in poco più di anno. Il mediano basco, infatti, si mise in evidenza con il Valencia dei miracoli, quello guidato da Claudio Ranieri, che lasciò senza parole il mondo intero. Tre anni a un livello clamoroso, sempre in crescita, fino al titolo di miglior centrocampista della massima competizione continentale, conquistato nel 2000/01 dopo aver disputato due finali di Champions consecutive – perse con Real Madrid e Bayern Monaco - fino all’approdo nella Capitale per 89 miliardi di lire, una cifra spropositata per l’epoca ma che per il miglior centrocampista del mondo la Lazio di Cragnotti decise di investire. All’Ombra del Colosseo, nonostante l’entusiasmo del popolo biancoceleste per il suo arrivo, Mendieta si spense: nessun colpo ad effetto, niente dinamismo che lo aveva reso famoso in Spagna tanto che forse il punto più alto della sua avventura con l’aquila sul petto rimane l’assist fornito a Claudio Lopez in un Lazio-Copenghen di Champions League del 21 agosto. Incomprensioni tattiche prima con Zoff e poi con Zaccheroni, infatti, frenarono la sua esperienza con la Lazio tanto che dopo 31 presenze e zero gol all’attivo, Mendieta fece le valigie per accasarsi al Barcellona, salvo poi chiudere la propria carriera al Middlesbrough nel 2008. La vera svolta, per Mendieta, arrivò proprio dopo aver appeso gli scarpini al chiodo: il basco, infatti, dopo aver lasciato i campi da calcio, scoprì la passione per la musica tanto da diventare un dj di professione, coltivando così la passione per la musica che aveva fin dai tempi di Valencia. Con le cuffie in testa Mendieta riesce a dare il meglio di sé tanto che nel 2016 suona a Milano in occasione della finale di Champions League, una vetrina decisamente importante. Una nuova vita quella dello spagnolo, passato dal campo alla consolle ma sempre protagonista.