Milan, è Giroud l'uomo dei gol pesanti: per lo scudetto 28 punti sono arrivati dal francese

Il Milan è campione d’Italia e se lo scudetto si è fermato a Milanello dopo 11 anni il merito è anche di Olivier Giroud. Al suo arrivo il francese è stato accolto con scetticismo: un 35enne per tamponare agli acciacchi di un 40enne, cioè Zlatan Ibrahimovic, non sembrava infatti una tattica particolarmente lungimirante. Eppure, in due, Giroud e Ibrahimovic, hanno totalizzato 19 reti in Serie A, con gli 11 centri del campione del mondo che si sono rivelati decisivi.

I primi gol vittoria arrivano tutti a San Siro: doppietta in Milan-Cagliari (2-0), rete nella rimonta contro il Verona (3-2), nella vittoria di misura contro il Torino, gol e assist nel 3-1 contro la Roma, e la doppietta da urlo nel derby di ritorno con l’Inter battuta per 1-2 nella prima vera svolta della stagione rossonera. Poi Giroud si sblocca anche in trasferta, dove arrivano i punti pesanti contro Napoli, Lazio e Sassuolo nello 0-3 di ieri. Quattro marcature per 9 punti in totale, con il francese anche uomo-assist quando serve. È successo contro il Cagliari alla Sardegna Arena (gol di Bennacer) e a Salerno (nella rete del 2-2 di Rebic contro i granata di Nicola).

Insomma, la strategia di Paolo Maldini e Frederic Massara ha funzionato, nonostante i mugugni dei tifosi, che si aspettavano un attaccante più giovane. Una deroga alla “linea verde” di Milanello che sul lungo periodo ha però pagato. Sul 19° scudetto del Milan la firma di Giroud è infatti ben visibile, con reti tutte distribuite in momenti topici della stagione, per un totale di 28 punti provenienti dalle sue giocate. Gol pesanti per un successo in campionato che il francese inseguiva da dieci anni, da quando nella stagione 2011/2012 vinse la Ligue1 con il Montpellier.