Milan-Juventus: cinque precedenti che hanno fatto la storia

Pubblicata il 21/01/2022
Milan-Juventus: cinque precedenti che hanno fatto la storia
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Una delle classiche più affascinanti del calcio italiano, da oltre cento anni sinonimo di lotta per il potere nazionale e non solo. Milan e Juventus, oltre ad essere le due squadre con più trofei all’attivo - più di 100 in due - hanno regalato ai tifosi precedenti che resteranno per sempre impressi nella loro memoria, come il clamoroso successo bianconero a San Siro per 1-6 dell’aprile 1997. Un Diavolo a fine ciclo contro una Juventus ringiovanita reduce dalla vittoria in Champions League dell’anno precedente. Il genio di Zidane e Jugovic più la freschezza dei due giovani attaccanti Vieri e Amoruso giustiziano Sacchi nell’ultima di Franco Baresi contro la Vecchia Signora. La madre di tutte le sfide tra i due club, però, resterà per sempre l’unica finale di Champions League tutta italiana, quella del maggio 2003 andata in scena nel “Teatro dei Sogni” dell’Old Trafford. Una finale non indimenticabile per qualità, vinta 3-2 ai calci di rigore dai ragazzi di Ancelotti: decisivo il solito Sheva, con quegli 11 metri a fare da trampolino verso l'Olimpo rossonero, dove solo le divinità possono stare. Ancora uno scontro diretto, sempre a maggio, ma stavolta la macchina del tempo riporta la mente al 2005. Questa volta in ballo c’è il campionato con le due squadre arrivate allo scontro diretto di San Siro a pari punti a quattro giornate dalla fine. A lasciare l’ennesima duplice firma, la coppia più bella della storia bianconera, Alessandro Del Piero e David Trezeguet. Il primo rifinisce con un impensabile cross al volo in rovesciata, il secondo conclude – a suo modo – come un cobra silente negli ultimi metri per la zuccata decisiva che regala il primo titolo torinese all’ex Fabio Capello. Di scudetti giocati sul filo di lana, tra Milan e Juventus, ce ne sono parecchi ma uno dei più sudati è quello della stagione 2011-12, condito da veleni che ancora oggi intossicano la sfida. La prima creatura di Conte incontra i rossoneri di Max Allegri, campioni in carica e primi della classe. Dopo il gol iniziale di Nocerino, il colpo di testa di Muntari sembra mettere il punto esclamativo sulla vittoria dei padroni di casa, ma non secondo Tagliavento che incredibilmente non concede il gol del raddoppio nonostante la palla abbia superato abbondantemente la linea. La Juve ringrazia del regalo, si vede an
are - ingiustamente - un gol per fuorigioco nella ripresa con Matri, ma riesce a pareggiare sempre con il centravanti ex Milan nel finale, arrivando poi a vincere lo scudetto da imbattuta, quello che aprirà un filotto che si concluderà proprio nella stagione 2019-20. A fine anno arriva, poi, sì il nono tricolore consecutivo, il primo e unico con Sarri, ma a San Siro arriva una clamorosa sconfitta nell’era post-Covid: dopo l’uno-due Rabiot-Ronaldo a inizio secondo tempo, all’improvviso si scatenano i ragazzi di Pioli che segnano 4 gol in 18’ mostrando a tutti di aver le qualità da grande, come dimostrato poi nelle stagioni successive.