Milevski senza Elmas, ma la Macedonia del Nord vuole stupire ancora

Pubblicata il 24/03/2022
Milevski senza Elmas, ma la Macedonia del Nord vuole stupire ancora
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Concentrarsi subito sulla Macedonia del Nord prima di pensare a un eventuale finale. Deve essere questo l’obiettivo dell’Italia di Roberto Mancini che stasera affronterà nella semifinale dei playoff una formazione arrivata a Palermo non per vestire i panni di vittima sacrificale. Il gruppo allenato dal nuovo tecnico Milevski, subentrato ad agosto ad Angelovski, l’uomo che ha portato la Macedonia per la prima volta ad una fase finale di un europeo, si è qualificata seconda nel girone J dietro a una Germania, battuta addirittura per 1-2 a Duisburg circa un anno fa. Il nuovo commissario tecnico ha cercato di cambiar rotta passando da un più conservativo 3-5-2 ad un 4-2-3-1 più votato all’attacco, come testimoniano i 23 gol messi a segno nelle dieci partite di qualificazione. Con l’addio alla nazionale della storica bandiera Goran Pandev, Milevski ha consegnato le chiavi del gioco centrocampista del Napoli Eljif Elmas, autore con una doppietta nella decisiva sfida per il secondo posto contro l’Islanda, ma squalificato stasera proprio per un giallo da diffidato subito in quel match. Sicuramente una buona notizia per gli azzurri che però non devono ugualmente sottovalutare l’impegno. Con l’assenza del fantasista di Spalletti il leader tecnico dei macedoni sarà il numero 10 Enis Bardhi, giocatore di talento in forza al Levante, vero fulcro del gioco dei giallorossi, toccherà a lui a dover imbeccare il tandem offensivo guidato da Aleksandar Trajkovski, ex Palermo e già a segno contro gli azzurri nell’ultimo precedente pareggiato 1-1 lo scorso 2017 a Torino, e Milan Ristovski, attaccante classe 1998 dello Spartak Trnava, fratello del più celebre Stefan, ex Latina e Bari, chiamato a prendere il posto del centravanti dell’Udinese Ilja Nestorovski, ancora non al meglio dopo l’operazione al ginocchio rimediata la scorsa stagione. Nomi sulla carta non eclatanti, ma che hanno dimostrato già in passato di saper mettere i bastoni tra le ruote all’Italia di Ventura, circa un mese prima del fatidico spareggio contro la Svezia, l’incubo di tutta l’Italia calcistica, impegnata a esorcizzare quel precedente di cinque anni fa.