Mundial 1982, Italia campione: quarant’anni dal trionfo del Bernabeu
Una nazione in ansia, ma convinta di poter finalmente festeggiare il terzo titolo mondiale. Era questo lo spaccato dell’Italia esattamente quaranta anni fa, in attesa del calcio di inizio di Italia-Germania Ovest, finale del mondiale 1982. Una rassegna iridata vissuta sulle montagne russe: un inizio davvero problematico e un passaggio alla seconda fase acciuffata all’ultimo respiro per poi annientare, contro pronostico, Argentina e Brasile, due vittorie storiche che hanno catapultato l’Italia di Bearzot direttamente alla semifinale dominata contro la Polonia. Tre pareggi con avversari modesti, tre vittorie contro le big, prima dell’ostacolo tedesco, dodici anni dopo “la partita del secolo” dell’Atzeca, quella semifinale del mondiale messicano del 1970 vinta 4-3 contro la Germania, in un match al cardiopalma che mai verrà dimenticato. Come la gara del Bernabeu di quell’11 luglio che porterà gli azzurri al terzo titolo mondiale. Un assolo azzurro padroni del campo già dal primo tempo, noncuranti neanche del calcio di rigore sbagliato da Antonio Cabrini al 25’. La testata di Rossi – sesto gol in tre partite - sugli sviluppi di una punizione battuta in maniera rapida sulla trequarti, per aprire i conti, il sinistro vincente da fuori area di Marco Tardelli dopo un’azione corale fantastica, con tanto di urlo liberatorio ormai manifesto di quella partita e del calcio italiano, il 3-0 da bomber puro di Alessandro “Spillo” Altobelli, prima del 3-1 definitivo di Breitner, buono solo per aggiornare i tabellini e consegnare nelle mani di capitan Dino Zoff la coppa del mondo. Un trionfo inaspettato e frutto del lavoro di uno straordinario ct come Enzo Bearzot, troppo spesso criticato in quegli anni, ma creatore di un meccanismo perfetto, una squadra vera, quasi una famiglia che resterà per sempre nell’élite del calcio mondiale e nel cuore dei tifosi italiani.