Napoli-Inter, Spalletti sfida il suo passato: il tecnico contro la sua "ex" per superarla

Dopo la sconfitta rimediata a San Siro nella gara di andata, Luciano Spalletti affronta per la seconda volta il suo passato più prossimo: l’Inter. L’esperienza dell’allenatore di Certaldo a Milano è terminata senza titoli, ma grazie a lui sono state poste le basi per il successivo trionfo di Antonio Conte, come riconosciuto successivamente da tanti leader storici dello spogliatoio nerazzurro. Il primo grande successo di Spalletti è stato quello di riportare la Beneamata in Champions League a sei anni dall’ultima partecipazione, con un finale cardiopalma deciso dalla zuccata di Matias Vecino nello scontro diretto dell’Olimpico contro la Lazio. Quel primo campionato partì con la squadra in vetta fino a gennaio, mese in cui arrivano da sempre le grandi difficoltà del tecnico toscano, e l’aver acciuffato sul gong, il quarto posto finale, unito all’arrivo di un suo scudiero come Radja Naingollan, fece credere al popolo interista di un possibile ritorno tra le grandi. Invece il secondo anno fu decisamente il peggiore soprattutto per via dei tanti problemi di spogliatoio che videro il mister vittima della situazione, a causa delle continue dichiarazioni di Wanda Nara, manager e moglie dell’ex capitano Mauro Icardi, che trovarono le ostilità dello spogliatoio. Anche qui però alla fine arrivò il quarto posto nell’ultima sofferta partita casalinga contro l’Empoli, ma non furono solo i risultati ad avvalorare il lavoro di Spalletti. Il popolo nerazzurro ricorda ancora alcune intuizioni, come quella di mettere Marcelo Brozovic al centro del gioco, diventato il vero direttore d’orchestra, o l’aver puntato su Milan Skriniar, cresciuto in maniera evidente sotto la sua gestione, due giocatori ancora oggi dei veri punti di forza a disposizione di mister Inzaghi, che se riuscirà nel bis tricolore, dovrà ringraziare anche il suo ex-rivale cittadino ai tempi dei derby tra Roma e Lazio.