Palermo, inizia l’era City Group: i rosanero sono la dodicesima squadra sotto il controllo di Mansour
Il Palermo, neopromosso in Serie B, ha una nuova proprietà ed è di quelle che contano nel mondo del calcio. I rosanero dopo l’accordo stipulato a Milano il 1° luglio entrano a tutti gli effetti nella galassia dello sceicco Mansour, che comprende già altri 11 club sparse tra i vari continenti tra i quali spicca il Manchester City. Una svolta storica per la società siciliana dopo tre anni di purgatorio segnati dal fallimento del vecchio U.S. Città di Palermo, dall’esclusione dal campionato cadetto 2018/2019 e la ripartenza dalla Serie D. Prestigio e solidità economica dei nuovi proprietari sono una garanzia per tornare in alto, con il sogno della Serie A sempre più vicino e con un occhio perché no, anche all'Europa.
Un innesto di peso nel calcio italiano, per un’holding dal valore di mercato che si aggira intorno ai 4 miliardi di euro. Il gruppo prende il nome dal Manchester City Football Club, il club di punta che funge anche da società madre e punto di riferimento dell’intero sistema fondato del City Group, fondato nel 2013 da un’idea nata dalla visione di Ferran Soriano, ex vicepresidente del Barcellona oggi amministratore delegato del Manchester City, con il Palermo che diventa il dodicesimo club controllato. Le altre 11 sorelle sono oltre i Citizens, il New York City FC (Stati Uniti), il Mumbai City (India) e il Melbourne City (Australia), società entrambi reduci dalla vittoria dei rispettivi campionati nazionali, un club storico come lo Yokohama Marinos (Giappone), una squadra in ascesa in patria, ovvero il Montevideo City Torque (Uruguay), e altre realtà simili al Palermo, alla ricerca del definitivo salto di qualità: Girona (Spagna), Sichuan Jiuniu (Cina), Lommel (Belgio), Troyes (Francia) e Club Bolivar (Bolivia).