Pioli sfida la sua bestia nera: contro Spalletti due esoneri e zero vittorie 

Pubblicata il 16/12/2021
Pioli sfida la sua bestia nera: contro Spalletti due esoneri e zero vittorie 
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Milan e Napoli non è solo la sfida tra due squadre che occupano i vertici del calcio italiano, ma è anche l'undicesimo incontro tra Stefano Pioli e Luciano Spalletti, che si ritrovano a quasi quattro anni di distanza dall'ultimo confronto, datato 24 febbraio 2019. In quell'occasione, l'attuale allenatore del Milan sedeva sulla panchina della Fiorentina, mentre il tecnico toscano era alla sua seconda e ultima stagione alla guida dell'Inter. All'Artemio Franchi finì 3-3 tra le polemiche per alcune scelte arbitrali che avevano fatto discutere da entrambe le parti. Quello di Firenze è stato uno dei tre pareggi raccolti in dieci gare di Pioli contro Spalletti, mentre le altre sette partite hanno portato in tutte le occasioni i tre punti in mano all'allenatore del Napoli. Così, a 15 anni dal primo incrocio tra i due tecnici italiani, Pioli è ancora a caccia della sua prima vittoria contro il collega. La prima volta tra i due è datata 2006, uno 0-4 al Tardini che vide i giallorossi del tecnico toscano in gol con Rosi, Perrotta, Aquilani e Montella. Le sfide tra i due sulle panchine di Parma e Roma sono quattro in totale, e nell'ultima arriva anche l'esonero per Pioli, sollevato dall'incarico dopo uno 3-0 nel febbraio del 2007. Ma non è l'unica volta che un match tra Spalletti e Pioli è costato il licenziamento a quest'ultimo: il 3 aprile 2016 si affrontano Lazio e Roma, e a vincere sono i giallorossi per 4-1 con gol di El Shaarawy, Dzeko, Florenzi e Perotti. Nei biancocelesti segna Parolo, mentre nel finale arriva l'espulsione di Hoedt. Un derby nero per gli uomini di Pioli, che verrà poi esonerato dopo l'incontro. Stavolta il pronostico vede leggermente favorito il Milan dell'allenatore emiliano, attualmente secondo dietro all'Inter, mentre i partenopei di Spalletti sono crollati in quarta posizione dopo un mese da dimenticare. Certo è che, con questi precedenti, il match di domenica acquista, per Pioli, anche il sapore della vendetta sportiva.