Prima delusione per Conte, il Tottenham è fuori dalla Conference League

Ai nastri di partenza della prima Conference League della storia in tanti davano il Tottenham come favorito numero uno per la vittoria del trofeo. Invece, con un esito assolutamente inaspettato, la corsa degli Spurs è terminata già nella prima fase. La formazione allenata da Nuno Espirito Santo prima e Antonio Conte poi non ha avuto un percorso facile; lasciata la testa del girone al Rennes dopo l’incredibile sconfitta in Slovenia contro l’NK Mura alla penultima giornata, Kane e compagni avrebbero dovuto giocarsi l’accesso allo spareggio contro la terza di uno dei gironi dell’Europa League nell’ultimo match del girone proprio contro i francesi. Condizionale d’obbligo perché un focolaio di Covid scoppiato dentro il centro sportivo londinese non ha permesso il regolare svolgimento del match, lasciando momentaneamente il Vitesse secondo nel gruppo G. In tanti pensavano in una nuova programmazione per la sfida decisiva ma l’UEFA, in un comunicato della scorsa settimana, aveva sentenziato come quel Tottenham-Rennes non ci sarebbe mai stato per mancanza di una data di recupero buona per entrambi i club.
A quel punto, accade l’inevitabile. Come sancito dall’allegato J.4.1 del regolamento della competizione se non è possibile riprogrammare la partita, il club che non può disputare il match sarà ritenuto responsabile per la mancata disputa e l'incontro sarà considerato perso per 3-0, e così è stato: sconfitta a tavolino per il Tottenham e Vitesse che accede al partita playoff in programma contro il Rapid Vienna. Per gli Spurs poteva essere l’occasione giusta per riempire una bacheca vuota da troppo, con Conte che dovrà puntare invece sulle coppe nazionali per non finire un’altra stagione a “zero tituli”.