Real Betis 2024/25, stagione solida in Liga e semifinale di Conference League contro la Fiorentina

i numeri, i protagonisti, il percorso europeo e l’atteso confronto in semifinale contro la Fiorentina

Pubblicata il 18/04/2025
Real Betis 2024/25, stagione solida in Liga e semifinale di Conference League contro la Fiorentina
Real Betis 2024/25, stagione solida in Liga e semifinale di Conference League contro la Fiorentina


Real Betis - Panoramica della Stagione

Il Real Betis affronta la stagione 2024/25 – la 118ª nella sua storia e la decima consecutiva in Primera División – con grandi aspettative. Dopo un 2023/24 chiuso al 7º posto (57 punti) e culminato nella qualificazione in Conference League, l’obiettivo è confermare (se non migliorare) la presenza in Europa. Sotto la guida esperta di Manuel Pellegrini, i biancoverdi hanno operato diversi cambi in rosa: dall’addio di Nabil Fekir (ceduto ad agosto negli Emirati) al ritorno di Giovani Lo Celso (in prestito dal Tottenham), passando per innesti come Isco (svincolato) e il giovane Vitor Roque (in prestito dal Barcellona). La stagione è stata caratterizzata da alti e bassi in campionato e da un cammino europeo storico, che analizzeremo nei dettagli.


Il Cammino in Liga 2024/25

In campionato il Betis si è stabilizzato nella parte medio-alta della classifica. A metà aprile 2025 occupa il 6º posto con 48 punti dopo 31 giornate. Il ruolino di marcia complessivo conta 13 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte, con 42 gol segnati e 39 subiti (differenza reti +3). La squadra ha mostrato solidità soprattutto in casa – 8 vittorie al Benito Villamarín, a fronte di 3 sconfitte interne – e qualche difficoltà in più in trasferta (5 vittorie esterne su 15).

La partenza in Liga è stata complicata: dopo tre giornate il Betis era scivolato fino al 17º posto, pagando un paio di passi falsi iniziali. Un esempio è la sorprendente sconfitta interna contro il Mallorca (1-2 a settembre) che aveva fatto suonare un campanello d’allarme. Da lì in poi, però, i verdiblancos hanno invertito la rotta: una serie di risultati utili li ha riportati stabilmente in zona Europa. Partite chiave includono il sentitissimo derby di Siviglia vinto 2-1 in casa a fine marzo, davanti al pubblico record di 58.538 spettatori (record storico di affluenza al Villamarín)​. Questo trionfo nel derbi sevillano della 29ª giornata ha dato una spinta morale notevole, consolidando il Betis in zona europea. Pochi giorni dopo, i biancoverdi hanno anche strappato un prezioso 1-1 in casa del Barcellona (5 aprile 2025), dimostrando personalità contro una big. Meno positivo, invece, lo scontro diretto con il Villarreal (rivale per l’Europa) perso 1-2 ad aprile, che ha impedito al Betis di scalare ulteriormente posizioni.

Dal punto di vista difensivo, la squadra ha mantenuto numeri simili alla stagione precedente (45 gol subiti nel 2023/24, 39 finora), mentre l’attacco ha leggermente faticato a migliorare la produzione (48 gol fatti l’anno prima contro i 42 attuali). Va detto che nel 2023/24 i verdiblancos avevano pareggiato ben 15 partite (record di X in campionato)​, mostrando solidità ma anche una certa difficoltà a chiudere i match: quest’anno i pareggi sono meno (9), segno di un Betis più incline a rischiare qualcosa in più per vincere.


Real Betis - Statistiche di Squadra e Protagonisti in Liga

Il Real Betis edizione 2024/25 ha visto emergere alcuni protagonisti chiave. Sul fronte realizzativo, il nuovo innesto Giovani Lo Celso si è rivelato fondamentale: con 7 reti è il capocannoniere della squadra in Liga​. L’argentino (tornato a vestire la maglia betica dopo l’esperienza al Tottenham) ha aggiunto qualità tra le linee e si è spesso caricato l’attacco sulle spalle, risultando decisivo in diverse vittorie. Dietro di lui figura Isco con 6 gol​: l’ex fantasista di Real Madrid e Siviglia è rinato sotto Pellegrini, contribuendo con giocate di classe e un bottino realizzativo insperato a inizio anno. Completa il podio dei marcatori Vitor Roque con 4 centri​: il diciottenne brasiliano, arrivato in prestito, ha alternato alti e bassi ma ha mostrato lampi del suo talento, inserendosi bene negli schemi offensivi. Va sottolineato come la produzione offensiva sia stata abbastanza distribuita: ben otto giocatori hanno realizzato 2 gol a testa (tra cui veterani o difensori come Marc Bartra e Diego Llorente, e attaccanti di scorta come Chimy Ávila e Cédric Bakambu)​. Questo indica che, oltre ai principali marcatori, il Betis ha trovato gol da varie fonti, pur mancando forse di un “bomber” da 15-20 reti.

In termini di assist, il leader è Isco con 4 passaggi vincenti in campionato​. Il fantasista malagueño non solo segna, ma è anche il principale rifinitore della squadra, spesso ultimo passatore per i compagni. Alle sue spalle si colloca un folto gruppo di giocatori con 2 assist ciascuno – tra cui Aitor Ruibal, Lo Celso, Bakambu, Marc Roca e il giovane Assane Diao – a conferma di un impianto di gioco corale dove diversi elementi contribuiscono alla manovra offensiva​.

Quanto a presenze, spicca il difensore Diego Llorente come vero stakanovista: ha disputato 30 delle 31 gare di Liga fin qui, segno dell’affidabilità e della leadership difensiva che ha portato (in prestito dalla Roma)​. Molto impiegati anche il centrocampista di quantità Sergi Altimira (27 presenze) e l’esterno offensivo Abde Ezzalzouli (25 presenze), oltre al giovane centrale Natan (24 gettoni)​. Da notare che il Betis ha dovuto fronteggiare alcune assenze: Héctor Bellerín ad esempio, titolare designato sulla fascia destra, ha giocato solo 7 partite di Liga a causa di problemi fisici, venendo sostituito spesso da Ruibal o Sabaly. Anche il veterano William Carvalho (pilastro del centrocampo negli anni scorsi) è stato ai box a lungo, totalizzando pochissime apparizioni; la sua assenza è stata sopperita dall’ascesa di Altimira e dall’adattamento di Roca in mediana. In generale, la rosa ha mostrato profondità adeguata, permettendo a Pellegrini di ruotare gli uomini soprattutto nei periodi con impegni europei infrasettimanali.


Real Betis - Il Percorso in UEFA Conference League 2024/25

La campagna europea del Betis in UEFA Conference League è stata sin qui entusiasmante e storica. Qualificata alla competizione come settima classificata della Liga 2023/24, la squadra andalusa ha dovuto affrontare il nuovo format a “lega” introdotto dalla UEFA. Nella fase League Phase (un girone unico di 36 squadre, ognuna con 6 partite contro avversarie diverse), il Betis ha ottenuto 10 punti frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, con 6 gol segnati e 5 subiti. Questo rendimento (15º posto nella classifica generale su 36) è bastato per accedere ai play-off ad eliminazione diretta come squadra “teste di serie” (posizioni 9-16). Pur senza dominare la fase iniziale, i biancoverdi hanno mostrato solidità e capacità di adattamento: da segnalare un pareggio 1-1 interno con il København, una vittoria sofferta 2-1 sul Celje​ e un importante successo 1-0 contro l’HJK Helsinki. Le uniche sconfitte sono arrivate in trasferta (contro avversari di pari livello), ma non hanno compromesso la qualificazione.

Entrati nella fase ad eliminazione diretta, gli uomini di Pellegrini hanno alzato il livello. Nel turno di play-off (spareggio per gli ottavi) il Betis ha affrontato i belgi del Gent e ha offerto una prestazione maiuscola: vittoria per 3-0 in trasferta all’andata – grazie ai gol di Antony, Cédric Bakambu e Sergi Altimira – che ha di fatto ipotecato la qualificazione. Nonostante una sconfitta di misura 0-1 nel ritorno a Siviglia, il passaggio del turno non è mai stato in discussione (aggregato 3-1). Agli ottavi di finale, il Betis ha incrociato i portoghesi del Vitória Guimarães: dopo un pareggio 2-2 sofferto in casa all’andata, la squadra ha sfoderato una prova di forza in trasferta, imponendosi 4-0 a Guimarães e chiudendo la pratica con un netto 6-2 complessivo​. Questo risultato ha evidenziato la maturità acquisita dal gruppo, capace di gestire la pressione e colpire in contropiede fuori casa.

Nei quarti di finale, il Betis ha scritto una pagina di storia qualificandosi per la prima volta alle semifinali di una competizione UEFA. L’avversario era la sorpresa polacca Jagiellonia Białystok, squadra rivelazione del torneo. All’andata, al Benito Villamarín, i verdiblancos hanno prevalso 2-0 costruendo un buon margine; al ritorno in Polonia hanno ottenuto un prezioso 1-1 (gol di Bakambu), sufficiente per un 3-1 aggregato che li ha portati tra le prime quattro del torneo​. Questa semifinale rappresenta un traguardo storico, come sottolineato anche dai media: “il Real Betis ha raggiunto la semifinale di una competizione UEFA per la prima volta”​. In semifinale gli andalusi se la vedranno con la Fiorentina, per giocarsi un posto nella finale di Wrocław.

Fin qui, in Europa, il Betis ha potuto contare su contributi importanti di diversi giocatori. Lo Celso è stato ancora una volta trascinatore, firmando gol pesanti nella fase a eliminazione (suo il sigillo nel 2-2 con il Guimarães) e risultando il miglior marcatore stagionale del Betis sommando tutte le competizioni (8 reti complessive)​. Isco ha messo a referto altre marcature europee (portando il totale personale a 9 gol stagionali) e si è distinto per leadership tecnica. Menzione speciale anche per Antony, arrivato in prestito dal Manchester Utd a gennaio: al debutto europeo con il Betis ha segnato subito (a Gent) e fornito velocità e imprevedibilità sulle fasce. La difesa, guidata da Llorente e Bartra, ha tenuto bene (solo 5 gol incassati in 6 gare di League Phase; imbattibilità mantenuta in diverse trasferte difficili). Inoltre, la profondità della rosa ha permesso a Pellegrini di gestire forze fresche: giocatori come Pablo Fornals (autore di prove solide, pur non brillando nelle statistiche) e Romain Perraud hanno dato il loro contributo, e giovani come Assane Diao hanno avuto spazio nel girone. Il cammino europeo, insomma, testimonia la crescita internazionale del Betis: la Conference League, seppur competizione “terziaria”, ha fornito al club la chance di competere fino in fondo e sognare un titolo continentale.

 

 

Infortuni, Panchina ed Eventi Extra-campo

La stagione 2024/25 è stata relativamente tranquilla sul fronte infortuni gravi, ma non priva di contrattempi. Come accennato, Bellerín ha saltato buona parte dell’annata per problemi muscolari, costringendo il Betis ad adattare la fascia destra (Sabaly e Ruibal si sono alternati per coprire il vuoto). A centrocampo, un infortunio occorso a William Carvalho nelle prime settimane lo ha tolto dai giochi a lungo; la sua assenza si è sentita in termini di esperienza, ma ha anche aperto spazi che giovani come Altimira hanno saputo sfruttare. Anche Marc Roca ha avuto stop fisici che ne hanno limitato l’utilizzo a metà stagione. Sul finale dell’inverno, un altro contrattempo ha riguardato Ricardo Rodríguez (uscito malconcio nel ritorno dei quarti di Conference), ma il suo sostituto Perraud si è fatto trovare pronto​. Nel complesso, però, il Betis è riuscito a evitare crisi di organico: merito di una rosa profonda e dell’ottima preparazione atletica impostata dallo staff di Pellegrini.

A proposito di panchina, il club ha continuato a puntare sulla solidità di Manuel Pellegrini. Il tecnico cileno, al suo quarto anno a Siviglia, gode di piena fiducia e sta confermando la bontà del suo lavoro: la squadra ha un’identità chiara, gioca un calcio propositivo ma equilibrato, e mostra una certa resilienza nei momenti difficili (come dimostrato dalla reazione dopo le sconfitte iniziali e dalla gestione oculata del doppio impegno). Non ci sono stati avvicendamenti tecnici né terremoti dirigenziali: il presidente Ángel Haro ha anzi lodato pubblicamente Pellegrini per aver riportato il Betis stabilmente in Europa.

Sul piano extra-campo, da segnalare soprattutto l’entusiasmo crescente della tifoseria. Oltre al già menzionato record di affluenza nel derby, il Benito Villamarín registra medie spettatori molto alte in Liga e spesso il tutto esaurito nelle serate europee. Il feeling tra squadra e pubblico è ai massimi: emblematico il clima di festa dopo la qualificazione in semifinale di Conference, con i giocatori a ringraziare i tifosi rimasti allo stadio. Da un punto di vista societario, il Betis ha operato con prudenza sul mercato (significativo il prestito di Antony a gennaio, definito “la miglior decisione” dallo stesso brasiliano per rilanciarsi) e continua a lavorare sul miglioramento delle strutture – in programma c’è il progetto di ammodernamento dello stadio. Non si registrano controversie disciplinari rilevanti, sebbene l’arrivo di Antony sia stato accompagnato da attenzione mediatica per vicende extra sportive del giocatore (gestite però con discrezione dal club).