Roma-Inter: dalla panchina al campo è la sfida dei grandi ex

Quella di venerdì sera non sarà una vigilia normale per Josè Mourinho, per la prima volta avversario della “sua” Inter undici anni e mezzo dopo lo straordinario Triplete ottenuto nel 2010. Al termine di quella stagione sul campo le strade tra i nerazzurri e lo Special One si sono divise ma le emozioni vissute rimarranno per sempre indelebili. Il portoghese è uno dei tanti doppi ex in panchina dove è impossibile non citare Luciano Spalletti, che a Roma ha vissuto due esperienze con grandi risultati in campo e qualche polemica fuori, prima di passare all’Inter dove ha ottenuto due faticose qualificazioni in Champions League gettando comunque le basi per il ciclo Conte che ha riportato lo scudetto in nerazzurro. Scudetto sfiorato invece da Claudio Ranieri a Roma, proprio per colpa di Mou in quell’ormai storico 2010. Il testaccino, prendendo il posto del dimissionario Spalletti, si rese autore di una cavalcata eccezionale terminata nella notte dell’Olimpico contro la Samp, partita che diede di nuovo la testa della classifica ai nerazzurri bravi a non mollarla più fino al tripudio di Siena. Dopo la fine dell’avventura romana “Sor Claudio” prese le redini di un Inter in piena ristrutturazione rendendosi però autore di una stagione totalmente anonima. Sicuramente le stesse sensazioni di Josè Mourinho le vivrà anche Edin Dzeko, passato in estate dalla Roma all’Inter dopo sei anni e 119 gol. Un finale non senza polemiche per l’ex capitano giallorosso, tante volte vicino all’addio da Roma concretizzatosi solo nell’ultima estate. Il bosniaco ritroverà da avversario Nicolò Zaniolo, grosso rimpianto nerazzurro, passato dalle giovanili del club, dove non c’era così tanta fiducia in lui, alla Roma nell’ambito dell’operazione Naingollan, uno che nella capitale ha lasciato cuore e prestazioni di altissimo livello, mai replicate nella breve e neanche troppo intensa avventura milanese. Nel corso degli anni sono stati tantissimi i giocatori che hanno vissuto la doppia esperienza Roma e Inter, tra passaggi diretti e non. Tre quarti della difesa nerazzurra del Triplete ha indossato entrambe le maglie, con il duo Samuel-Chivu esploso a Roma prima di consacrarsi Milano mentre Maicon ha effettuato il percorso opposto andando a svernare all’ombra del Colosseo dopo aver arato la fascia destra negli anni d’oro alla Beneamata. A Roma invece nessuno si è dimenticato del Pek, David Pizarro, scaricato troppo presto da Mancini all’Inter e diventato il re del centrocampo romanista dove è rimasto per sei stagioni. Passando invece al reparto avanzato, dopo aver vinto da gladiatore l’ultimo scudetto a Roma, a Milano è arrivata la versione più mansueta del “Re Leone” Gabriel Omar Batistuta, ormai distrutto fisicamente dai troppi acciacchi. Anche per Antonio Cassano e Marco Delvecchio l’esperienza romanista ha regalato molte più gioie, al contrario di Marco Branca, protagonista dello scambio di maglie con Delvecchio che sotto il Duomo ha vissuto i suoi momenti migliori, soprattutto da dirigente.