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Cristiano Ronaldo, nuovo record. L’Atalanta è la trentottesima vittima europea
Pubblicata il 21/10/2021
©Shutterstock/No use without permission
Un gol per salvare una posizione sempre più in bilico, come quella del suo ex compagno di squadra Ole Gunnar Solskjaer, ora suo tecnico al Manchester United, ma soprattutto utile per centrare l’ennesimo record di una carriera che sembra infinita.
Cristiano Ronaldo e la Champions League, un binomio inscindibile ormai da anni, il suo giardino preferito in cui da anni si esalta e regala le sue migliori prestazioni. Contro l’Atalanta, in una notte difficile con i suoi compagni capaci di riprenderla dallo 0-2 del primo tempo, CR7 ha risolto la contesa con la specialità della casa: il colpo di testa. Cross dalla trequarti di Shaw, stacco imperioso a sovrastare Palomino e palla spedita nell’angolino più lontano lasciando impotente l’ottimo Musso. Gol del 3-2, Old Trafford impazzito e primo posto nel girone ottenuto. Questa rete, la numero 138 nella massima competizione europea, è stata segnata alla trentottesima squadra diversa, come nessun altro giocatore. Primato centrato contro un’italiana, la Dea, già punita tre volte nel suo trascorso alla Juventus, con proprio i bianconeri bersaglio preferito tra le 38 squadre castigate con 10 gol, tutti con la maglia del Real Madrid, segnati in sole sette partite da avversario.
I record della serata non finiscono qui per il portoghese che con l’apparizione contro gli uomini di Gasperini ha superato come presenze totali in tutte le competizioni europee un suo ex compagno di squadra alle Merengues, lo storico capitano Iker Casillas, toccando l’invidiabile cifra di 187. Pasalic è diventato il tredicesimo calciatore ad aver segnato alla due squadre di Manchester in Coppa Campioni. A fargli compagnia tante firme nobili del panorama mondiale come Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, Kylian Mbappè, Neymar jr, Thomas Muller, Karim Benzema, Mario Mandzukic, Arjen Robben e Frank Ribery, giocatori non così abituati al gol come lo svizzero Michael Lang e l’attuale capitano del PSG Marquinhos, o una meteora del calcio italiano, anche lui ex Roma come il difensore brasiliano, l’ex centravanti del Basilea Seydou Doumbia.
Cristiano Ronaldo e la Champions League, un binomio inscindibile ormai da anni, il suo giardino preferito in cui da anni si esalta e regala le sue migliori prestazioni. Contro l’Atalanta, in una notte difficile con i suoi compagni capaci di riprenderla dallo 0-2 del primo tempo, CR7 ha risolto la contesa con la specialità della casa: il colpo di testa. Cross dalla trequarti di Shaw, stacco imperioso a sovrastare Palomino e palla spedita nell’angolino più lontano lasciando impotente l’ottimo Musso. Gol del 3-2, Old Trafford impazzito e primo posto nel girone ottenuto. Questa rete, la numero 138 nella massima competizione europea, è stata segnata alla trentottesima squadra diversa, come nessun altro giocatore. Primato centrato contro un’italiana, la Dea, già punita tre volte nel suo trascorso alla Juventus, con proprio i bianconeri bersaglio preferito tra le 38 squadre castigate con 10 gol, tutti con la maglia del Real Madrid, segnati in sole sette partite da avversario.
I record della serata non finiscono qui per il portoghese che con l’apparizione contro gli uomini di Gasperini ha superato come presenze totali in tutte le competizioni europee un suo ex compagno di squadra alle Merengues, lo storico capitano Iker Casillas, toccando l’invidiabile cifra di 187. Pasalic è diventato il tredicesimo calciatore ad aver segnato alla due squadre di Manchester in Coppa Campioni. A fargli compagnia tante firme nobili del panorama mondiale come Lionel Messi, Cristiano Ronaldo, Kylian Mbappè, Neymar jr, Thomas Muller, Karim Benzema, Mario Mandzukic, Arjen Robben e Frank Ribery, giocatori non così abituati al gol come lo svizzero Michael Lang e l’attuale capitano del PSG Marquinhos, o una meteora del calcio italiano, anche lui ex Roma come il difensore brasiliano, l’ex centravanti del Basilea Seydou Doumbia.