Salernitana-Lazio: il personalissimo derby di Claudio Lotito

Claudio Lotito tornerà allo stadio “Arechi” di Salerno per la prima volta dal 2011 senza avere più niente a che fare con la Salernitana. Con tante difficoltà, che hanno portato fino al rischio dell’esclusione dal campionato scampata in extremis, la società campana è stata venduta proprio il 31 dicembre – termine ultimo per la compravendita - alla nuova proprietà con a capo Danilo Iervolino, e nonostante ora Lotito non c’entri effettivamente più niente con il club granata, per lui non potrà essere una partita come le altre. L’imprenditore romano, insieme a suo cognato Marco Mezzaroma, ha iniziato la sua avventura rilevando l’allora Salerno Calcio nel 2011 in Serie D, conquistando subito la promozione in Lega Pro Seconda Divisione. Con l’acquisizione del vecchio logo e i colori della società ha riformato di fatto la vecchia Salernitana, iniziando una veloce scalata che lo ha portato già nel 2015-16 in Serie B. Chi si aspettava la squadra protagonista anche nella nuova categoria è rimasto deluso: gli anni in serie cadetta per i tifosi granata non sono stati facili in campo e fuori, con una continua polemica nei confronti della proprietà accusata di non voler compiere il salto di categoria a causa della presenza in Serie A della Lazio. Dopo aver schivato una retrocessione ai playout contro il Lanciano ed aver stazionato quasi sempre nella parte destra della classifica, la scorsa stagione la Salernitana guidata da mister Castori, anche un po’ a sorpresa, ha centrato la promozione diretta con il secondo posto dietro l’Empoli. Giunti in Serie A si è posto il problema dell’impossibilità per la stessa proprietà di detenere due società nella stessa serie, con Lotito, tra le tante difficoltà, obbligato a cedere i granata. Un cammino proficuo e difficoltoso, come nel costume del presidente, chiuso a fatica, con le redini del gioco ora in mano a Iervolino, per un futuro tutto da scrivere. Ma Salernitana-Lazio, nonostante tutto, rimane ancora il derby di Claudio Lotito.