Sarri-Lazio: una stagione tra luci e ombre con un occhio al futuro

Pubblicata il 22/03/2022
Sarri-Lazio: una stagione tra luci e ombre con un occhio al futuro
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È lievitata piano piano, sempre più attraente nel gioco e positiva nei risultati, dando corpo alle ambizioni di inizio stagione. Poi, nel derby, è ricaduta pesantemente su sé stessa, al di là delle previsioni più pessimistiche. E ora la Lazio di Sarri sembra di nuovo punto e a capo, come se mesi di lenti progressi fossero scomparsi nel corso della stracittadina più indecorosa degli ultimi vent'anni.
La stagione non è finita, ovviamente, e un piazzamento da Europa League è ancora alla portata. Tuttavia, il vero nodo è il futuro, a cominciare dalla trattativa per il rinnovo contrattuale del tecnico. Lotito e Sarri si incontreranno a breve, magari dopo il 31 marzo, giorno della chiusura di un bilancio semestrale che potrebbe presentare tratti critici e indurre il presidente all'ennesimo mercato al risparmio.
Sarri non pretende la luna, ma il suo calcio ha bisogno di interpreti motivati e freschi atleticamente. Da questo punto di vista, l'organico biancoceleste, uno dei più anziani della serie A, non gli dà adeguate garanzie: il centrocampo, fondato sul trio Leiva-Milinkovic-Luis Alberto, ha evidenti problemi di filtro e dinamismo, visto che il brasiliano è ormai lontano dai suoi standard passati e lo spagnolo fatica a recitare da mezzala classica; la difesa sconta il calo di Acerbi e la mancanza di alternative adeguate; tra i pali, gli errori di Reina e Strakosha sono costati punti pesanti, in campionato e in Europa. Quanto all'attacco, la Lazio è l'unica squadra di serie A a non avere un attaccante centrale di riserva e la responsabilità del gol grava sempre e comunque sulle spalle di Immobile.
Ciò detto, non tutto è da buttare: prima del derby, la Lazio aveva saputo rubare l'occhio, coniugando il tasso tecnico di alcuni suoi interpreti (soprattutto Milinkovic-Savic, Pedro e Zaccagni) con un gioco d'assieme piacevole e redditizio. La strada può essere buona, ma per convincere Sarri a restare, Lotito dovrà investire sul rinnovamento, puntando a giovani di qualità e al “risveglio” del suo ds Tare. Il quale, dopo aver portato a Roma Milinkovic-Savic, Immobile, Luis Alberto e Correa, ultimamente si è segnalato soprattutto per operazioni alla Vavro (10 milioni) e alla Muriqi (18 milioni), autentici colpi di maglio alle casse sociali.