Serie A: Bremer brilla tra i difensori, Molina il bomber, Mancini il "più cattivo"
La Serie A è da sempre "l'università" dei difensori, il campionato in cui compiere il salto di qualità, rubare tutti i vari trucchi del mestiere e lanciarsi verso l'elite mondiale. Anche quest'ultima annata appena terminata ha regalato conferme, ma anche gradite new entry come il centrale del Torino Gleison Bremer. Il brasiliano, arrivato in Italia in sordina per intuizione del Ds Petrachi, dopo i passi in avanti delle ultime stagione ha svoltato grazie alla cura Juric. Un vero punto di forza per i granata, soprattutto nella marcatura come testimoniano i numeri sui duelli individuali: 701 quelli totali - 331 aerei - di cui 422 vinti, per una media di oltre il 60% di riuscita, a cui si aggiungono anche le 419 palle recuperate, leader in entrambe le classifiche.
Difensori fondamentali anche per lo scudetto rossonero. In primis Fikayo Tomori, il difensore con più contrasti vinti (44), insieme a Theo Hernandez. Il francese si è rivelato spesso un attaccante in più grazie alla combo 5+5 di gol e assist. Non è però lui il miglior bomber tra i difensori della Serie A. A precederlo il nuovo gioiello dell'Udinese Nahuel Molina, a segno ben 7 volte con 4 gioielli dalla distanza. Uno in più di Cristiano Biraghi, il difensore con più presenze totali, 37, ma superato dallo spezzino Dimitrios Nikolau per minuti giocati. Il capitano della Fiorentina, giocatore dal sinistro sopra la media, è stato spesso utilizzato da mister Italiano per iniziare l'azione sono 2556 i passaggi totali, ma anche per rifinirla, come spiegano i 146 cross totali. Ultima nota per il "più cattivo", titolo vinto dal centrale della Roma Gianluca Mancini con 15 cartellini totali (14 gialli più un rosso), seguito da Ethan Ampadu con 12 ammonizioni e 2 espulsioni all'attivo.