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Serie A, numeri a confronto: Pioli e Inzaghi alla sfida decisiva che vale lo scudetto
Pubblicata il 19/05/2022
©Shutterstock/No use without permission
Questo weekend la Serie A giungerà al termine. Milan e Inter si preparano per gli ultimi 90 minuti rispettivamente contro il Sassuolo a Reggio Emilia e contro la Sampdoria a San Siro. L’ora X scatterà alle 18, ma entrambi gli allenatori, Stefano Pioli e Simone Inzaghi, possono dirsi soddisfatti del percorso tracciato sin qui.
Dopo annate deludenti il Milan è tornato grande. Nei suoi quasi tre anni a Milanello, Pioli ha abbattuto una serie di tabù, a partire dal derby. L’ultimo successo del Milan contro i cugini risaliva infatti al 31 gennaio 2016 (3-0), per poi collezionare 5 sconfitte e 3 pareggi. Fino alla vittoria del 17 ottobre 2020 (1-2). Con l’ex tecnico interista è tornata anche la vittoria in Serie A contro la Juventus, quasi quattro anni dopo l’1-0 del 22 ottobre, gol vittoria di Locatelli. Era il luglio 2020, quando i rossoneri seppero finalmente imporsi a San Siro per 4-2 con uno straripante Rebic. Non solo: il Milan è riuscito a imporsi anche a Torino nel rotondo 0-3 dello scorso anno. Pioli ha inoltre riportato la vittoria contro l’Atalanta a San Siro dopo 8 anni e il successo a Napoli (mancava da 10 anni). Il tutto impreziosito da una qualificazione in Champions League che mancava dal 2014.
Sull’altra sponda del Naviglio, invece, Inzaghi può vantare due coppe riconquistate dopo ben 11 anni: la Coppa Italia (vinta a Roma contro la Juventus lo scorso 11 maggio) e la Supercoppa italiana, sempre ai danni della Vecchia Signora lo scorso 12 gennaio. Anche per l’Inter la vittoria a Torino contro i bianconeri era una chimera. Dal 3 novembre 2013 (1-3 con doppietta di Milito e rete di Palacio), sono stati 8 i confronti allo Stadium che raccontano di 6 sconfitte e 2 pareggi, fino al 3 aprile scorso (0-1 con Calhanoglu su rigore). Senza contare poi l’approdo agli ottavi di Champions League: non accadeva da 10 anni, quando a guidare l’Inter post-Triplete c’era Leonardo.
Una certezza però c’è. Né Stefano Pioli, né Simone Inzaghi si sono mai laureati Campioni d’Italia. Il che vuol dire che domenica per uno dei due arriverà la ciliegina tricolore sulla torta, per l’altro invece ci sarà da riflettere su una stagione che, comunque vada, è da considerarsi certamente positiva.
Dopo annate deludenti il Milan è tornato grande. Nei suoi quasi tre anni a Milanello, Pioli ha abbattuto una serie di tabù, a partire dal derby. L’ultimo successo del Milan contro i cugini risaliva infatti al 31 gennaio 2016 (3-0), per poi collezionare 5 sconfitte e 3 pareggi. Fino alla vittoria del 17 ottobre 2020 (1-2). Con l’ex tecnico interista è tornata anche la vittoria in Serie A contro la Juventus, quasi quattro anni dopo l’1-0 del 22 ottobre, gol vittoria di Locatelli. Era il luglio 2020, quando i rossoneri seppero finalmente imporsi a San Siro per 4-2 con uno straripante Rebic. Non solo: il Milan è riuscito a imporsi anche a Torino nel rotondo 0-3 dello scorso anno. Pioli ha inoltre riportato la vittoria contro l’Atalanta a San Siro dopo 8 anni e il successo a Napoli (mancava da 10 anni). Il tutto impreziosito da una qualificazione in Champions League che mancava dal 2014.
Sull’altra sponda del Naviglio, invece, Inzaghi può vantare due coppe riconquistate dopo ben 11 anni: la Coppa Italia (vinta a Roma contro la Juventus lo scorso 11 maggio) e la Supercoppa italiana, sempre ai danni della Vecchia Signora lo scorso 12 gennaio. Anche per l’Inter la vittoria a Torino contro i bianconeri era una chimera. Dal 3 novembre 2013 (1-3 con doppietta di Milito e rete di Palacio), sono stati 8 i confronti allo Stadium che raccontano di 6 sconfitte e 2 pareggi, fino al 3 aprile scorso (0-1 con Calhanoglu su rigore). Senza contare poi l’approdo agli ottavi di Champions League: non accadeva da 10 anni, quando a guidare l’Inter post-Triplete c’era Leonardo.
Una certezza però c’è. Né Stefano Pioli, né Simone Inzaghi si sono mai laureati Campioni d’Italia. Il che vuol dire che domenica per uno dei due arriverà la ciliegina tricolore sulla torta, per l’altro invece ci sarà da riflettere su una stagione che, comunque vada, è da considerarsi certamente positiva.