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Serie A sempre più "straniera", il 64% dei giocatori non è convocabile in Nazionale
Pubblicata il 28/03/2022
©Shutterstock/No use without permission
Il calcio italiano torna sotto la lente d'ingrandimento dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar, la seconda consecutiva dopo la delusione del 2017 contro la Svezia. Anche se le ipotesi sui problemi del mondo del pallone nello stivale sono tante, saltano all'occhio alcuni dati oggettivi come la cospicua diminuzione di giocatori azzurri impiegati in Serie A, il campionato più importante e quello da cui viene la maggior parte dei giocatori convocati periodicamente a Coverciano. Mentre scendono gli italiani, aumentano invece i giocatori provenienti dall'estero, il che rende minore la quantità di calciatori da cui attingere per stilare la lista dei convocati.
La percentuale di italiani è diminuita di anno in anno dal 2017/2018, e solo nell'ultima stagione non ha visto registrare un calo così significativo. Cinque anni fa, in Serie A era presente il 45% di italiani e il 55% di stranieri, mentre già un anno dopo la percentuale di calciatori azzurri è scesa al 41% e conseguentemente quella di calciatori provenienti dall'estero è salita a 55%. Un'altra stagione dopo, nel 2019/2020, si è scesi sotto la soglia del 40, arrivando al 38% di italiani e 62% di stranieri, mentre nel primo campionato giocato interamente durante la pandemia gli stranieri hanno raggiunto il 64% nella Serie A. Quest'anno gli italiani sono calati solo di poche unità, ma questo trend rimane un segnale tutt'altro che incoraggiante per la nazionale italiana.
La percentuale di italiani è diminuita di anno in anno dal 2017/2018, e solo nell'ultima stagione non ha visto registrare un calo così significativo. Cinque anni fa, in Serie A era presente il 45% di italiani e il 55% di stranieri, mentre già un anno dopo la percentuale di calciatori azzurri è scesa al 41% e conseguentemente quella di calciatori provenienti dall'estero è salita a 55%. Un'altra stagione dopo, nel 2019/2020, si è scesi sotto la soglia del 40, arrivando al 38% di italiani e 62% di stranieri, mentre nel primo campionato giocato interamente durante la pandemia gli stranieri hanno raggiunto il 64% nella Serie A. Quest'anno gli italiani sono calati solo di poche unità, ma questo trend rimane un segnale tutt'altro che incoraggiante per la nazionale italiana.