Shevchenko ritrova il Milan: la prima volta contro dopo una storia d’amore che dura da oltre 20 anni

Pubblicata il 29/11/2021
Shevchenko ritrova il Milan: la prima volta contro dopo una storia d’amore che dura da oltre 20 anni
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“Il Milan è casa mia”. Lo ha ribadito più volte in passato Andriy Shevchenko, non negando il sogno di sedere un giorno sulla panchina rossonera dopo esserne stato una bandiera sul campo. Incalzato dalle domande dei giornalisti nel post partita di Udine, Sheva ha ammesso di vivere l’attesa di questo Genoa-Milan come quella di una ‘partita speciale’, la prima da avversario del suo passato. E pensare che questa favolosa liaison tra il Milan e l’ucraino non sarebbe mai esistita senza l’insistenza di Ariedo Braida. L’ex dirigente milanista rimase colpito dalle qualità del giocatore in un Barcellona-Dinamo Kiev dominato dagli ospiti guidati al clamoroso 0-4 dalla tripletta dell’allora numero 10, appena ventunenne. Fondamentale la sua insistenza nei confronti di un Galliani non pienamente convinto, in quella che si è rivelata con il senno del poi una delle operazioni più azzeccate del club rossonero. Il resto è storia: 24 gol in Serie A nella stagione d’esordio, con tanto di replica in quella successiva, giusto per far capire che non è stata la solita fortuna del principiante. Un vero rapace d’area, capace di segnare in ogni modo possibile, con una capacità innata nel segnare nei match decisivi. Di tante reti, alcune semplicemente strepitose, quella per cui i tifosi del Diavolo lo ricorderanno per sempre è un “semplice” calcio di rigore. A Old Trafford, l’avversario della finale di Champions League è la Juventus, uno dei bersagli preferiti di Sheva, dopo che un suo gol in semifinale ha fatto impazzire la Milano rossonera eliminando i cugini nerazzurri. La camminata verso il dischetto per molti è snervante, non per lui che con la massima naturalezza posiziona la palla sul dischetto e come fosse in allenamento spiazza Buffon, davanti al muro di tifosi bianconeri, per un gol da leggenda messo a segno nella cornice del “Teatro dei Sogni”. Adesso quel Diavolo con il quale ha percorso insieme le vie del Destino se lo ritroverà di fronte, pronto, per una volta, a fargli uno sgambetto.