Da Spalletti a Inzaghi passando per Mazzari, sempre più allenatori in conflitto con la classe arbitrale

Si agitano, gesticolano, stressano all'inverosimile le corde vocali, si aggirano come leoni in gabbia all'interno della loro area. E qualche volta esagerano con gli arbitri, finendo anzitempo in tribuna. Gli allenatori sono sempre più protagonisti del match e sempre più in conflitto con la classe arbitrale. Non deve quindi sorprendere troppo il record stabilito lo scorso 24 ottobre, nono turno di Serie A, quando ben quattro allenatori sono stati espulsi nella stessa giornata: Gasperini per proteste in Atalanta-Udinese; Mourinho per essersi scatenato dopo un calcio di punizione non assegnato alla Roma, nel match contro il Napoli; Spalletti alla fine della stessa partita per un applauso che l'arbitro Massa ha ritenuto ironico. Infine, Simone Inzaghi in Inter-Juventus, per aver lanciato rabbiosamente una pettorina dopo la concessione di un rigore ai bianconeri. Il precedente primato risaliva alla stagione 2016/17, quando in una stessa giornata i tecnici espulsi erano stati tre. Curiosamente, anche allora tra i reprobi c'erano Gasperini e Inzaghi, l'altro era Massimo Oddo.
Nei vari episodi c'è un po' di tutto, a seconda dei casi: la sovraeccitazione dei tecnici (quelli alla Liedholm o alla Eriksson rappresentano una specie estinta), la permalosità degli arbitri, i continui cambiamenti delle regole che generano talvolta malintesi tra allenatori e direttori di gara. Poi molto dipende dalla personalità dei protagonisti. Un tipo alla Mourinho da sempre gioca la “sua” partita con arbitri, assistenti e quarto uomo. Se potesse, andrebbe a fare pressione anche su quelli dislocati al Var. Qualche volta gli va bene, altre volte deve accomodarsi fuori. Uno alla Spalletti, invece, non sa trattenere sempre lo spirito polemico e neanche una sorta di sarcasmo che i direttori di gara raramente mostrano di sopportare.
Ci sono poi quelli che, magari in perfetta buona fede, si sentono costantemente al centro di complotti cosmici orchestrati dalle (ex) giacchette nere. Quelli, per fare un esempio noto, alla Mazzarri, uno dei più espulsi della storia. Nel 2018-19, da tecnico del Torino, dovette lasciare il campo anzitempo ben sei volte. Una volta gli chiesero perché toccasse sempre a lui: «Non lo so, altri protestano come me, fanno in panchina quello che faccio io, ma non sono mai espulsi. Forse sono antipatico...».