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Stephan Lichsteiner: il terzino con la passione per gli orologi
Pubblicata il 11/01/2022
©Shutterstock/No use without permission
Preciso come un orologio svizzero Stephan Lichtsteiner lo è sempre stato nel rettangolo di gioco e non solo. Il laterale elvetico ha costruito l'intera carriera sul lavoro, il rigore e il sacrificio, diventando nel corso degli anni uno dei giocatori più vincenti del calcio italiano. Dopo l'esplosione da giovanissimo con il Grasshoppers e il triennio a Lille, per lui si sono aperte le porta del calcio italiano grazie alla Lazio. Anche qui altri tre anni di ottimo livello che lo hanno portato ad essere la prima scelta della Juventus per l'out di destro, costante punto debole negli anni del post Calciopoli. L'impatto dello "Swiss Express" con il mondo bianconero è di quelli eclatanti: esordio con primo gol della storia nel nuovo Juventus Stadium, nella prima partita di Conte in panchina, nell’anno del ritorno allo scudetto da imbattuti. Lichtsteiner a Torino da quel momento in poi sa solo vincere: sette scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe il suo bottino. Un esempio in campo e fuori, sempre dedito al lavoro e alla squadra, con il suo continuo incedere sulla fascia e quella capacità di non mollare mai, litigando spesso con il mondo, che lo fanno entrare definitivamente nel cuore dei tifosi. Le ultime parentesi con Arsenal e Augsburg sono il canto del Cigno prima del ritiro del 2020. Prima rientrare nel mondo del calcio però lo svizzero ha voluto provare a cimentarsi con il mondo del lavoro, con uno stage presso un famoso brand di orologi. Non una scelta casuale per lui, perché oltre la passione per quel mondo, sono tante le analogie che lo accomunano al calcio. "La difesa è un'arte, proprio come gli orologi. Spesso è sufficiente girare una piccola vite per ottenere un grande effetto. Questo vale sia per il calcio che per gli orologi", queste le sue parole, sperando che quegli orologi non si fermino mai, proprio come lui sul prato verde