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Tutti a caccia dell’Algeria: storie e aneddoti della Coppa d’Africa
Pubblicata il 10/01/2022
©Shutterstock/No use without permission
La Coppa d’Africa 2021, disputata con un anno di ritardo per il problema pandemia mondiale, ha avuto il suo inizio in Camerun, con la vittoria al fotofinish dei padroni di casa nella partita d’esordio, per una delle competizioni più indecifrabili della storia del calcio. L’ultima edizione, quella del 2019, è stata vinta dall’Algeria di Ismael Bennacer – MVP della manifestazione – in finale contro il Senegal, una delle squadre più quotate degli ultimi anni, ma ancora a secco di successi in un trofeo nato nel 1957, con solo quattro squadre al via e diventato negli anni una kermesse sempre di maggior interesse e livello tecnico. La prima volta fu dell’Egitto, la nazione capace di trionfare fin qui più volte, sette, a digiuno però dal 2010 dopo un tris di successi consecutivi. Da quell’anno in poi a trionfare sono state ben cinque squadre diverse: Zambia, Nigeria, Costa d’Avorio, Camerun e proprio Algeria con finali sempre equilibratissime. Infatti nel nuovo secolo mai nessun atto finale del torneo ha visto la squadra vincitrice spuntarla sull’avversario con due o più gol di scarto, con la lotteria dei rigori decisiva cinque volte in 19 anni. Tanti i protagonisti quotati anche in campo europeo, tra cui George Weah, unico pallone d’oro africano della storia, capace di portare due volte la Liberia nelle fasi finali, senza passare mai al turno successivo o Didier Drogba, vincitore di tutto o quasi a livello di club, ma incapace di spingere la sua Costa d’Avorio alla vittoria, al contrario di Samuel Eto’o protagonista nei due successi del Camerun nel 2000 e nel 2002, con anche due affermazioni come capocannoniere nel torneo. Il fenomeno ex Barcellona e Inter è anche il giocatore più prolifico della storia con 18 reti, davanti allo storico bomber ivoriano Laurent Pokou, mentre per il giocatore con più titoli di MVP, in testa c’è l’egiziano Ahmed Hassan, poco più che una comparsa nel calcio europeo, ma bandiera della propria nazionale con addirittura 184 presenze.