Walter Sabatini torna in sella: le sue migliori operazioni di mercato

Pubblicata il 12/01/2022
Walter Sabatini torna in sella: le sue migliori operazioni di mercato
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Che Walter Sabatini non sia un dirigente come gli altri lo si nota subito, in particolar modo da quel pensiero sempre acuto, a cui aggiunge un’aria di sfida verso l’interlocutore. Per essere un bravo direttore sportivo non serve solo questo, anzi, è fondamentale portare risultati, acquistare giocatori forti e magari ottenere quelle plusvalenze tanto amate dai presidenti, caratteristiche che Sabatini, nuovo direttore sportivo della Salernitana, possiede. Per lui parlano acquisti e cessioni, partendo dai tempi della Lazio, dove nel giro di un anno portò a casa due terzini all’epoca quasi sconosciuti come Lichtsteiner e Kolarov, per neanche due milioni di euro, che oltre a dimostrare in campo le loro qualità, portarono nelle casse del club di Lotito oltre 32 milioni di euro, per una plusvalenza di circa 30 milioni netti. Anche il periodo a Palermo è ricco di intuizioni geniali, su tutti quella del “Flaco” Pastore. Portato in rosanero dall’Huracan per circa 7 milioni, fu venduto, dopo due anni fantastici, al PSG per oltre 40 milioni. Sicuramente però il periodo maggiore ispirazione di Sabatini è quello nella Roma giallorossa. Un colpo d’autore è quello di Mohamed Salah, giocatore bocciato troppo frettolosamente dal Chelsea e portato con la solita perspicacia a Roma dopo sei mesi incredibili a Firenze. Acquistato per 21 milioni di euro, l’egiziano è stato rivenduto al Liverpool anche lui per il doppio della cifra iniziale: un’operazione che ancora benedicono dalle parti del Merseyside. In coppia con l’egiziano, i giallorossi hanno avuto uno dei bomber più prolifici della propria storia, Edin Dzeko, acquistato per soli 11 milioni e diventato uno dei cardini della Roma negli anni a venire. Irripetibili sono soprattutto l’illuminante l’intuizione su Marquinhos, arrivato dal Brasile come un giovane di belle speranze e durato un solo anno prima di sbarcare al PSG, dove ancora oggi è punto di riferimento e capitano, o il clamoroso affare Alisson. Dopo un primo anno da panchinaro, sembravano troppi gli 8 milioni spesi per il brasiliano, ma complice la partenza di Szcezsny, il popolo giallorosso ha scoperto un fenomeno, venduto con grande rammarico, ancora al Liverpool, per 62,5 milioni più 10 di bonus. Dell’esperienza a Bologna, non andata come ci si immaginava, resta il fiuto su Tomyasu, ora titolare all’Arsenal. Dopo pochi mesi di inattività ecco una nuova sfida, ancora una volta non banale, per mostrare anche a Salerno, in una piazza alla ricerca del miracolo sportivo, quei lampi di genio che lo hanno sempre accompagnato nell’arco della sua carriera.