Zaniolo interrompe il digiuno, la rinascita del trequartista giallorosso in gol a 514 dall’utima volta

Vedere la palla superare Musso e la linea di porta, gonfiando la rete per il gol del raddoppio, per Nicolò Zaniolo ha significato liberarsi di un peso. Il trequartista della Roma, infatti, aveva iniziato la stagione con il freno a mano tirato, soprattutto in zona gol; zero reti in 17 giornate di campionato – seppure non tutte giocate – erano un biglietto da visita che non rendeva onore al talento giallorosso. E così, dopo un’astinenza durata 514 giorni, Zaniolo è tornato al gol mettendo in mostra tutti i punti di forza del proprio repertorio: colpo di tacco illuminante per l’accorrente Vereout, scatto nello spazio, duello vinto nel corpo a corpo con il difensore e palla sotto a Musso per la prima rete di una stagione adesso pronta a svoltare. Un’azione in cui c’è tutto il trequartista, cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina prima e dell’Inter poi: classe, potenza, determinazione. Le stesse caratteristiche che non gli hanno permesso di abbattersi dopo il doppio grave infortunio al ginocchio, proprio quelle che lo hanno fatto andare avanti nonostante la rete in campionato non arriva. Mourinho lo ha sempre protetto, coccolandolo quando serviva e anche spronandolo quando il portoghese ha capito che uno come lui non può accontentarsi di svolgere il compito assegnatogli. Adesso che la prima rete è arrivata Zaniolo è pronto a riprendersi il tempo lasciato per strada sognando di mettere a segno le prossime reti anche in Nazionale, magari gonfiando la rete nella decisiva sfida dei playoff per il mondiale in Qatara 2020 quando sarà chiamato, proprio come nella Roma, ad essere protagonista.